Facebook dona 5 milioni per sostenere la distribuzione equa dei vaccini nel mondo

Facebook fa la sua parte per l'equa distribuzione vaccino nel mondo contrastando la disinformazione, promuovendo le donazioni e donando

28/04/2021 di Ilaria Roncone

L’annuncio dell’intervento di Facebook con una donazione per l’equa distribuzione vaccini è stato dato dal social su Twitter e nel blog vengono spiegate tutte le ragioni e i perché di questa scelta. «Con l’espansione della disponibilità del vaccino COVID-19, resta ancora molto lavoro per migliorare un accesso equo», premette Facebook, per poi chiarire il suo raggio d’azione in tal senso. Oltre a limitare la diffusione della tanta disinformazione sui vaccini che gira sulla piattaforma, il colosso di Menlo Park ha deciso di contribuire alla raccolta fondi Go Give One dell’OMS 5 milioni di dollari.

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Facebook vaccini: l’impegno della piattaforma per un equa distribuzione

Facebook sottolinea come l’87% delle dosi di vaccino disponibili nel mondo siano andate a paesi a reddito medio alto o alto, escludendo quasi del tutto quelli del terzo mondo e in via di sviluppo. La campagna dell’OMS invita tutti quanti a fare la propria parte per aiutare a vaccinare il mondo intero e il denaro raccolto finisce in un fondo internazionale chiamato COVAX (COVID-19 Vaccines Global Access). Oltre all’aiuto monetario Facebook si è impegnato già da mesi a contrastare la diffusione di fake news e disinformazione sulle sue piattaforme, promuovendo anche maggiormente nozioni e fonti affidabili sull’importanza di fornire i vaccini a tutte le comunità del mondo.

Perché è importante lavorare per l’equa distribuzione vaccino

Se il Covid non verrà debellato nel mondo e ci si concentrerà solo sui paesi più ricchi per far ripartire le loro economie non si tratterà solo di ingiustizia sociale. Il fatto che rimangano interi paesi in cui l’infezione continua a dilagare per l’assenza del vaccino, infatti, mette a rischio anche la salute delle persone che si trovano nei paesi ricchi e che – nella migliore delle ipotesi – si troveranno impossibilitate a recarsi in questi posto. Nel peggiore dei casi è possibile che si sviluppino nuove varianti che in un mondo globalizzato – dovremmo averlo ormai imparato bene – non potranno essere contenute da barriere inconsistenti come quelle dei confini tra paesi.

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