Il fact checking (con dati reali) del Lancet sugli effetti collaterali dei vaccini anti-Covid

La nota rivista scientifica britannica ha pubblicato i risultati dell'analisi delle segnalazioni effettuate dagli esperti del King's College di Londra

28/04/2021 di Enzo Boldi

Il tema degli effetti collaterali vaccini anti-Covid ha condizionato il dibattito pubblico nel corso del mese di marzo, con alcuni riflessi anche ad aprile. Le segnalazioni di alcuni eventi trombotici e tromboembolici sono stati analizzati dagli esperti dell’Ema che hanno deciso di dare (nuovamente) il via libera alla somministrazione (prima di Vaxzevria – ex Astrazeneca – e poi di Janssen, il prodotto di Johnson&Johnson). Adesso la nota e stimata rivista scientifica britannica The Lancet ha pubblicato un nuovo studio con dei dati reali e concreti sulle reazioni avverse all’immunizzazione. Numeri che non possono che generare forte ottimismo.

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Lo studio è stato condotto da alcuni esperti del King’s College di Londra, in collaborazione con alcune delle più importanti voci in materia si scienza e sanità (Massachusetts General Hospital, della Scuola di Medicina dell’Università di Harvard e della società ZOE Global). Parliamo di dati reali e raccolti da una platea molto vasta: si tratta di 627.383 individui che “hanno riferito di essere stati vaccinati con 655.590 dosi” nel periodo compreso dall’8 dicembre 2020 al 10 marzo 2021. Parliamo di tutti i cittadini britannici (ecco perché la data di partenza non è quella del 27 dicembre, come nel resto d’Europa) che hanno ricevuto una prima (a volte anche una seconda) dose di vaccino Pfizer-BioNTech (BNT162b2) e la prima dose di Vaxzevria (ex Astrazeneca, ChAdOx1 nCoV-19).

Le segnalazioni degli effetti collaterali post vaccino sono state inviate dai singoli utenti attraverso l’utilizzo dell’app ad hoc ZOE COVID Symptom Study. Parliamo, dunque, di un campione molto ampio di oltre 600mila cittadini britannici che avevano partecipato alla campagna di immunizzazione fino alla prima decade di marzo.

Effetti collaterali vaccini anti-Covid: lo studio pubblicato sul The Lancet

Cosa dicono questi dati? Innanzitutto occorre procedere con una suddivisione del campione: 282.103 hanno ricevuto la prima dose Pfizer, 28.207 anche la seconda seconda dose e 345.280 hanno ricevuto Astrazeneca. Il computo totale degli effetti collaterali mostra un dato molto basso: solamente uno su quattro, infatti, ha riscontrato effetti collaterali cosiddetti “sistemici”. Si parla, dunque, di rialzo febbrile, mal di testa, affaticamento generale e dolori muscolari. In molti casi, parliamo di circa il 71% delle segnalazioni, chi ha ricevuto la prima dose di Astrazeneca ha avuto un leggero rigonfiamento della porzione di braccio in cui è stato iniettato il prodotto anti-Covid anglo-svedese. Ma la summa degli effetti collaterali sistemici parla chiaro.

C’è da sottolineare anche un altro fatto: la percentuale di effetti collaterali segnalati è inferiore alle aspettative. Gli studi clinici (ovvero quelli effettuati prima di ottenere il via libera dagli enti regolatori) parlavano di numeri leggermente più alti.

L’indice di efficacia dopo la prima dose

Come è evidente, la campagna vaccinale nel Regno Unito ha dato una volta per la ripresa delle principali attività, seppur ancora con qualche limitazione. Ma i dati pubblicati sul The Lancet non fanno riferimento solo agli effetti collaterali vaccini. Lo studio riporta anche l’efficacia dei prodotti fin dalla prima dose. Si parla di una copertura del 60/65% dopo la prima somministrazione e – nel caso di Pfizer (perché ancora non sono iniziati i richiami con Astrazeneca) – del 95% dopo la seconda dose. Numeri che erano già emersi dopo la fase-3 della sperimentazione.

(foto: da studio pubblicato sulla rivista The Lancet)

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