Le svastiche a Cavriago nel giorno della vigilia della Liberazione

24/04/2020 di Redazione

Il palazzo del municipio di Cavriago imbrattato con una svastica, una macchina della polizia municipale idem. Il tutto alla vigilia del giorno della Liberazione dal nazifascismo e in pieno lockdown vista l’emergenza coronavirus. Qualche ora fa, infatti, sono stati ritrovati questi simboli proprio in zona municipio, uno sfregio alla memoria e un vero e proprio disprezzo delle regole, perché chi ha compiuto questo gesto ha sicuramente commesso una violazione rispetto alle misure di distanziamento sociale e di contenimento in questa emergenza coronavirus.

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Cavriago, le svastiche davanti al municipio

Per farci capire quanto possa essere sensato parlare di nazifascismo e di imminente ritorno delle sue simbologie, il gesto vandalico e di mancato rispetto nei confronti delle istituzioni e della storia del nostro Paese ripropone l’urgenza di animare un dibattito serio e privo di slogan propagandistici sul tema.

In Italia le aggressioni di stampo nazifascista si sono moltiplicate negli ultimi due anni e hanno avuto anche vasta eco mediatica. Il gesto di Cavriago, in provincia di Reggio Emilia, ne è una indiretta conferma. Dure le parole di Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, che domani sarà a Marzabotto per commemorare la giornata della Liberazione, sul luogo di una delle più crude stragi nazifasciste della nostra storia.

«Domattina sarò a Marzabotto, assieme alla Sindaca Valentina Cuppi, a celebrare la Festa della Liberazione. E il ritorno per il nostro Paese alla pace, alla democrazia, alla libertà – ha detto Bonaccini -. Vorrei che gli autori di questo ignobile gesto, avvenuto a Cavriago poche ore fa, fossero costretti a venire con me domani al Sacrario dei Caduti e a fissare uno ad uno i volti e i nomi delle centinaia di vittime innocenti trucidate dai nazifascisti. Tra queste, anche tanti bambini».

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