Casapound chiede a Salvini di convocare la piazza contro il governo Pd-M5S

22/08/2019 di Redazione

Al netto delle varie trattative che si stanno verificando tra Pd e Movimento 5 Stelle per l’ipotetica formazione di un nuovo governo che eviti il voto anticipato e il ritorno repentino alle urne già nel prossimo autunno, c’è davvero chi rabbrividisce a questa ipotesi e arriva addirittura a invocare la piazza con toni piuttosto minacciosi. Casapound, nella persona del consigliere del Municipio X di Roma (quello di Ostia e dintorni) Luca Marsella, ha chiesto aiuto a Matteo Salvini contro questa prospettiva.

Casapound pronta a scendere in piazza contro un governo Pd-M5S

Luca Marsella di Casapound non ha esitato a parlare di golpe, di colpo di stato da parte di Pd e M5S. Ignorando evidentemente il fatto che, se dovesse nascere un governo in questa direzione, sarebbe perfettamente in linea con i dettami della costituzione, visto che sarebbe il frutto delle consultazioni guidate dal presidente della Repubblica. Un governo nato esattamente allo stesso modo di quello precedente.

«Quello a cui stiamo assistendo – ha detto Luca Marsella – è un vero e proprio golpe, messo in atto da PD e M5S, che calpesta la volontà e la sovranità popolare». Poi, il rappresentante di Casapound è andato avanti, chiedendo a Matteo Salvini l’azione di maggiore forza: «Se davvero Salvini vuole scongiurare un governo europeista ed immigrazionista, che darebbe il colpo di grazia alla nostra nazione, chiami gli italiani in piazza per chiedere le elezioni».

La richiesta di aiuto di Casapound a Salvini

I fascisti del terzo millennio – come i rappresentanti di Casapound amano definirsi – sarebbero quindi intenzionati a mettere in campo manifestazioni di piazza (che ricordano vagamente delle ‘marce’ che ben poco hanno fatto onore alla nostra storia) pur di scongiurare la prospettiva e l’ipotesi di un governo firmato Pd e Movimento 5 Stelle.

In questo sono in linea con Matteo Salvini che ieri, davanti a Montecitorio, rispondendo ai giornalisti aveva affermato: «Non sarebbe una minaccia a nessuno l’eventuale discesa in piazza degli italiani. Avete forse paura del popolo italiano?».

FOTO: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

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