Le vere condizioni di Nicola Zingaretti non sono cinque, ma tre

22/08/2019 di Redazione

Altro che discontinuità, il Partito Democratico guidato da Nicola Zingaretti vorrebbe passare un bel colpo di spugna su alcuni dei punti programmatici portati a termine dallo scorso governo. Pena se non li si rispetta: l’accordo salta. E le condizioni non sarebbero contenute nei 5 punti presentati ieri, ma nei tre esposti oggi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante le consultazioni.

Le vere condizioni di Zingaretti non sono cinque, ma tre

A ricostruire quanto accaduto è Repubblica, secondo cui « i “veri” 3 punti presentati oggi a Sergio Mattarella dalla delegazione del Partito democratico» sarebbero le vere condizioni poste da Zingaretti ai pentastellati. «Primo punto: abolizione totale dei due decreti sicurezza. Secondo punto: accordo di massima, prima della formazione del governo, sulle misure della manovra economica – scrive Repubblica nell’articolo pubblicato sull’edizione online – Terzo punto: no alla legge della riforma sul taglio dei parlamentari come è stata scritta e votata fino ad oggi».

Se così fosse, la linea stabilita dal Partito Democratico sarebbe molto più dura di quanto voleva dare a vedere. Cancellare i due decreti sicurezza e l’intenzione di approvare la riforma del taglio al numero dei parlamentari significherebbe passare una riga netta su alcuni punti, condivisi e condivisibili o meno, che il governo giallo verde ha tenuto alti nel podio. L’accordo sulla manovra economica del resto era invece prevedibile essendo la crisi di governo coincisa con tempistiche estremamente complesse che portano l’Italia a correre il grande rischio di arrivare  instabile agli appuntamenti di questo autunno.

 

(Credits immagine di copertina: ANSA/ETTORE FERRARI)

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