Calenda manderebbe Di Battista «a zappare». E arriva la ‘difesa’ del leghista Centinaio

16/06/2020 di Enzo Boldi

Nel teatro dell’assurdo che risponde al nome della politica italiana, accade che Carlo Calenda attacchi Alessandro Di Battista con un cliché alquanto evitabile e che in ‘difesa’ dell’ex deputato pentastellato arrivi il leghista Gian Marco Centinaio. Il tutto è partito questa mattina, dopo che il leader di Azione – in un suo intervento a Zapping, su Rai Radio 1 – se l’è presa con i proclami dell’ex esponente del M5S. Calenda contro Di Battista, a cui vorrebbe venisse data una zappa in mano e un calcio nel sedere.

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«Un Paese che perde tempo appresso a Di Battista in un momento di crisi e che elegge persone o dà voce politica a persone come Di Battista – ha detto Carlo Calenda ai microfoni di Zapping, su Rai Radio 1 -, che in un Paese normale gli darebbero una zappa in mano e un calcio nel sedere, è un Paese destinato a scomparire». Insomma, il leader di Azione ha utilizzato il classico cliché della zappa per indicare un personaggio che dovrebbe, secondo il suo parere, non essere ascoltato e rimanere lontano dal mondo della politica.

Calenda contro Di Battista: «Zappa in mano e calcio nel sedere»

Il riferimento è, ovviamente, al tema sollevato domenica pomeriggio dall’ex deputato pentastellato che aveva rassicurato Giuseppe Conte ma, allo stesso tempo, aveva ricordato che il Presidente del Consiglio non era il leader del Movimento 5 Stelle. Inoltre, Di Battista ha sottolineato che qualora Conte avesse queste ambizioni, dovrebbe candidarsi a un congresso per decidere la presidenza del partito. Una mozione criticata anche dal Beppe Grillo.

L’intervento del leghista Centinaio

Nel Calenda contro Di Battista è intervenuto anche un ex ministro leghista: «Non sono il difensore di Di Battista, ma conosco persone che vanno a zappare tutte le mattine e che hanno molta più dignità del signor Calenda esempio tipico della sinistra con la puzza sotto il naso – ha detto Gian Marco Centinaio -. Vada lui a zappare: conoscerà il mondo agricolo e capirà che agricoltura non è sinonimo di ignoranza».

(foto di copertina: da Otto e Mezzo, La7)

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