Piattaforma firme digitali per i referendum, il sottosegretario Butti: «È online, ma non è ancora disponibile per gli utenti»
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'innovazione ha chiarito alcuni aspetti relativi alla piattaforma
16/11/2022 di Gianmichele Laino
Che la piattaforma per la raccolta firme dei referendum digitali e per le proposte di legge di iniziativa popolare sia online, lo abbiamo visto nei giorni scorsi. Abbiamo raccolto anche alcune voci di personalità che hanno fatto in modo, negli ultimi tempi, di portare avanti questa battaglia anche quando – durante il precedente esecutivo, con Vittorio Colao ministro della Transizione Digitale – la piattaforma sembrava essere stata depotenziata rispetto al suo ruolo originario (ovvero quello di raccolta e autenticazione delle firme stesse). Inoltre, abbiamo verificato i suoi attuali meccanismi di funzionamento, rilevando come – sotto diversi punti di vista – la piattaforma sia ancora “acerba”. La conferma di tutto questo ci è stata data dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, Alessio Butti. Giornalettismo lo ha contattato per un commento sulla pubblicazione online della piattaforma stessa.
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Il sottosegretario Butti sulla piattaforma per i referendum digitali, la posizione
Il sottosegretario Butti, innanzitutto, ha ripercorso l’iter che ha portato alla pubblicazione della piattaforma: «Il decreto attuativo relativo al funzionamento della piattaforma di raccolta online delle sottoscrizioni per i referendum e i progetti di legge di iniziativa popolare è stato firmato lo scorso 9 settembre 2022 – rileva il sottosegretario Butti -. Dopo aver completato la fase di registrazione da parte degli Organi di controllo, è attualmente in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale».
Al momento, dunque, la piattaforma – pur essendo online – non è ancora fruibile. Prima di poter essere utilizzata, infatti, ha bisogno ancora di alcune autorizzazioni e di sbloccare alcune funzionalità: «Pur essendo raggiungibile online, la piattaforma non è ancora disponibile per gli utenti essendo oggetto di attività di verifica propedeutiche al rilascio, nonché di aggiornamento e adeguamento alle previsioni del decreto. Solo in seguito sarà possibile garantire la piena operatività della piattaforma».
Il sottosegretario, in ogni caso, si mostra positivo rispetto al ruolo della piattaforma digitale, sottolineando come la raccolta firme digitali su una piattaforma di Stato possa rappresentare un diritto del cittadino: «Comunicheremo tempestivamente la sua messa in esercizio – ha concluso il sottosegretario -, non appena i cittadini potranno usufruire di questo strumento per esercitare un importante diritto».