Quel cartellone a Taranto che veicola notizie false sul vaccino anti Covid

I dati che compaiono su quel cartellone pubblicitario, che sta facendo il video del web, non sono solo falsi ma decontestualizzati in modo tale da non valere nulla

07/07/2022 di Ilaria Roncone

Tornare, ancora una volta, sul fact-checking di dati Ema-EudraVigilance è necessario se – come già accaduto moltissime volte in passato – vengono decontestualizzati per veicolare informazioni false. In questo casi si tratta di dati che sono stati pubblicati su un cartellone che si trova a Taranto e che riporta quanto segue: «Ne vale la pena? 45.316 morti. 4.416.778 eventi avversi. Dati Ema-EudraVigilance al 7 giugno 2022. Informarsi per salvarsi». Il cartellone porta la firma «cittadini di Taranto per la libertà di scelta» ed è presente un indirizzo mail al quale potersi rivolgere per chiedere conto delle informazioni sul cartellone. Quei dati morti per vaccino, che vogliono fare riferimento all’ultimo rapporto di Ema-EudraVigilance del 7 giugno 2022, sono sbagliati e sbagliata è l’interpretazione che ne viene data. Andiamo con ordine.

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A cosa fa riferimento il cartellone?

Il cartellone – come segnalano i colleghi di Facta – è stato condiviso su Facebook più volte e, attualmente, si trova ancora affisso nello spazio A307 dell’agenzia pubblicitaria «Sapi». Su Google Maps, infatti, lo si vede presente nell’angolo con viale Magna Grecia. Oltre che su Facebook (dove è stato etichettato come informazione falsa in seguito a controllo di fact checkers indipendeti) la foto di questo stesso cartellone è rintracciabile anche nel gruppo Telegram “Guerrieri per la libertà” (realtà di cui avevamo già parlato nell’ambito delle rivendicazioni dell’assalto alla CGIL) e che si definisce un aggregatore di notizie e commenti che non prevedono censura.

I dati citati – quei 45.316 morti e quelle 4.416.778 reazioni avverse, che sono numeri falsi – vengono attribuiti a un database europeo gestito dall’Ema, EudraVigilance appunto, che si occupa di raccogliere segnalazioni spontanee di quelle che vengono classificate poi come sospette reazioni avverse (ed è in quel sospette che sta tutto il significato del mondo) legate alla somministrazione dei farmaci che arrivano da medici, operatori sanitari e privati cittadini. I dati raccolti riguardano sia i farmaci autorizzati che quelli in fase di studio clinico e, tra quelli monitorati, c’è ovviamente anche il vaccino contro il Covid-19.

I numeri forniti a EudraVigilance, si per loro e senza essere stati opportunamente letti da esperti, non indicano nulla. Gli eventi segnalati dopo la somministrazione del vaccino (e di qualsiasi altro farmaco) non tengono conto del fatto che potrebbe trattarsi di sintomi legati ad altre malattie o di reazioni associabili ad altri farmaci che il paziente assume o ha assunto. Che una correlazione ci sia o meno, quindi, è qualcosa che solamente esperti e medici in grado di fare gli opportuni collegamenti. Questi dati grezzi, dunque, non ci dicono nulla.

La bufala sui dati morti per vaccino (sbagliati)

Dati grezzi che, come abbiamo già affermato, sono anche sbagliati. Si parla di 4.416.778 e 45.316 in riferimento a dati pubblicati il 7 giugno 2022 ma la verità è diversa, considerato che l’ultimo report pubblico e disponibile risale al 17 giugno 2022. Secondo i dati di EudraVigilance, alla data 29 maggio 2022 i dati erano che con oltre 880 milioni di dosi somministrate i possibili effetti avversi segnalati ammontano a 1.334.189, legati a 10.842 esiti fatali. Numeri ben diversi da quelli sul cartellone che, come abbiamo già specificato, devono essere letti come dati grezzi che necessitano dell’analisi di esperti per poter assumere un senso valido e indicarci qualcosa.

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