Maria Elena Boschi dice che «è da irresponsabili aprire una crisi politica in questo momento»
21/05/2020 di Enzo Boldi
Ieri è stata la giornata del preambolo di quel che poteva essere e della conclusione di quel che non è stato. La doppia mozione di sfiducia nei confronti del ministro di Grazia e Giustizia Alfonso Bonafede ha fatto traballare – e non poco – non solo il numero uno del dicastero di via Arenula, ma l’intero Esecutivo. L’attesa per la decisione finale di Italia Viva aveva provocato diverse tensioni, ma alla fine Renzi ha deciso di non dare la spallata decisiva sottolineando il suo essere garantista e non giustizialista. Oggi parla Maria Elena Boschi che ha sottolineato come sia da irresponsabili aprire, in questo periodo storico, una crisi politica.
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Boschi e gli irresponsabili che vogliono una crisi politica
Maria Elena Boschi, dunque, sostiene che il comportamento di Italia Viva non abbia mai minato le fondamenta – poco stabili in termini numerici, soprattutto al Senato – del governo. «Abbiamo sempre detto che avremmo ascoltato il ministro in Aula, che non avremmo avuto alcun atteggiamento pregiudiziale e avendo ascoltato le sue parole abbiamo avuto un segnale di apertura significativo – ha proseguito l’ex ministra -. Come ha ribadito ieri anche Matteo Renzi nel suo intervento, quello che ci ha convinto e’ stata un’assunzione di responsabilità rispetto al Paese in un momento difficile».
Nessuno scambio di poltrone
Poi il tema tanto discusso di quelle presunte trattative per non far cadere il governo. Maria Elena Boschi ha detto che non c’è stato alcuna discussione in questo senso, ma che la decisione di non votare la sfiducia a Bonafede sia arrivata dopo aver ascoltato le parole del ministro in Aula e, soprattutto, per un motivo ben definito: «Il premier aveva fatto intendere chiaramente che in caso di sfiducia al ministro Bonafede ne avrebbe tratto le conseguenze politiche. Quindi, per responsabilità rispetto al Paese, abbiamo deciso di non creare una situazione di crisi e di instabilità per rispetto dei lavoratori in cassa integrazione e di tante imprese in difficoltà»
(foto di copertina: da canale Youtube della Camera dei deputati)