I figli di Borsellino contro Fratelli d’Italia per uso improprio dell’immagine del padre

19/12/2019 di Enzo Boldi

Quando si è stati un personaggio che ha fatto la storia si rischia, a proprio malgrado, di essere citato continuamente (a volte a sproposito) dalla politica. Lo fanno tutti: sinistra, centro e destra. Ed è quello che è accaduto anche alla figura di Paolo Borsellino, il magistrato anti-mafia ucciso il 19 luglio 1992 in quella che, negli annali di storia dell’Italia, è conosciuta come la strage di via d’Amelio. I protagonisti di questa vicenda sono i militanti di FdI, che ora finiscono nel mirino delle accuse dei figli del giudice siciliano.

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Il tutto perché martedì sera, a Podenzano (in provincia di Piacenza), Fratelli d’Italia ha tenuto un comizio al quale hanno partecipato anche Giorgia Meloni, Tommaso Foti, Wanda Ferro e Andrea Del Mastro. E per pubblicizzare l’evento e attirare più persone, Fratelli d’Italia ha realizzato alcuni manifesti utilizzando il volto di Paolo Borsellino. Una scelta che non è andata giù ai figli del magistrato ucciso dalla mafia, che hanno protestato con un veemente comunicato.

I figli di Paolo Borsellino contro FdI

«Con riferimento ai manifesti elettorali del movimento politico ‘Fratelli d’Italia’ che indebitamente recano l’effige di nostro padre e la dicitura ‘Borsellino vive’ – si legge nel testo firmato dai figli del giudice, Manfredi, Lucia e Fiammetta -, oltre a dissociarci decisamente da questa improvvida iniziativa diffidiamo pubblicamente i responsabili del partito politico dall’utilizzare in qualsiasi forma e modo l’immagine e il nome di Paolo Borsellino».

L’uso improprio del volto e del nome del giudice

Intervistati dall’agenzia AdnKronos, i figli di Paolo Borsellino hanno anche annunciato di esser anche pronti ad adire le vie legali per «l’uso improprio e illegittimo che è stato fatto dell’immagine e del nome di nostro padre».

(foto di copertina: da manifesto Fratelli d’Italia a Podenzano)

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