Da oggi bonus 600 euro sui conti «in massimo 2-3 giorni» e via alle domande per bonus baby sitter

Mattarella ha firmato il decreto Rilancio, che entra quindi in vigore. Il Presidente della Repubblica ha emanato il provvedimento, il quale proroga lo stato di emergenza in Italia e stanzia 25, 6 miliardi a favore dei lavoratori. Nella sua ultima conferenza stampa Conte ha definito il provvedimento economico «pari a due finanziarie».

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La firma di Mattarella fa sì che il decreto Rilancio possa entrare in Gazzetta Ufficiale. I 266 articoli di cui è composto, una volta pubblicati, garantiscono ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni separate dell’Inps che hanno ricevuto il bonus 600 euro per il mese di marzo di ricevere una seconda tranche «in massimo 2-3 giorni», ha assicurato il ministro dell’Economia Gualtieri.

Domane per bonus baby sitter e bonus 600 euro «sui conti in 2-3 giorni al massimo»

Come ha assicurato il ministro dell’Economia Gualtieri, «ci sarà il pagamento diretto a tutti i 4 milioni di lavoratori autonomi e collaboratori in 2-3 giorni al massimo». Sarà anche possibile, da oggi, «fare richiesta di 1200 euro per il bonus baby sitter o per i centri estivi». E non finisce qui, dato che ha parlato anche del mese di giugno, in cui ci aspettiamo «contributi a fondo perduto per le imprese e la terza tranche fino a mille euro per gli autonomi».

Fico a Dimartedì conferma

La conferma è arrivata anche da parte del presidente della Camera Roberto Fico che, ospite a Dimartedì, ha confermato che da oggi «tutte le misure del provvedimento saranno operative con gli aiuti alle imprese e alle famiglie». Il decreto Rilancio, tra le altre cose, prevede anche una proroga dello stato di emergenza del paese per ulteriori sei mesi che riguarda, però, solamente le situazioni critiche di cui si occupa la Protezione Civile (alluvioni e effetti dei sismi). Per le scuole paritarie sono previsti contributi pari a 150 milioni di euro – cifra quasi raddoppiata rispetto agli 80 milioni iniziali previsti. 65 milioni andranno per coprire il pagamento delle mancate rette per chi fruisce di servizi di asilo nido per l’infanzia e altri 70 milioni sono destinati al mancato pagamento delle rette di studenti della scuola primaria e della scuola secondaria fino a 16 anni.

(Immagine copertina: frame dell’ultima conferenza stampa di Conte pubblicata sul suo profilo Facebook)

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