L’ultimatum di Bonaccini al governo: «2 miliardi alla Regioni o interromperemo le relazioni istituzionali»
25/06/2020 di Enzo Boldi
Non per quello che è stato, ma per quel che (forse) sarà. Stefano Bonaccini, Presidente dell’Emilia-Romagna, lancia un ultimatum al governo chiedendo ulteriori fondi. Se questo accordo non si raggiungerà nei prossimi giorni, il presidente della Conferenza delle Regioni italiane ha annunciato la cessazione delle relazioni istituzionali con l’Esecutivo – la maggior parte delle quali tenute con il ministro Boccia -, dando il via a una frattura evidente tra potere centrale e realtà locali che, di recente (dopo le tensioni iniziali) avevano iniziato a lavorare in sincronia e armonia.
«Con il Governo, lo dico da presidente della Conferenza delle Regioni, bisogna che arriviamo a un accordo perché o il Governo stanzia altri 2 miliardi di euro per le Regioni a statuto ordinario o altrimenti, noi interromperemo le relazioni istituzionali», ha detto Stefano Bonaccini durante il suo intervento in videoconferenza per per la presentazione dell’assestamento di bilancio della Regione Emilia-Romagna.
Bonaccini contro governo, l’ultimatum
«Stiamo lavorando bene insieme – ha poi proseguito Bonaccini -, non ho dubbi che troveremo un accordo, ma le cose bisogna dirle con grande chiarezza». Il bastone e la carota, dunque. Il Presidente della Conferenza delle Regioni ha voluto sottolineare come la sintonia ritrovata in questo periodi di crisi rischia di essere vanificata dal mancato supporto economico centrale da destinare alle Regioni a statuto ordinario. Una questione che risponde alla cifra di due miliardi di euro che i governatori stanno chiedendo, da giorni, all’Esecutivo.
Le linee guida sulla scuola
E Bonaccini contro governo anche sulle linee guida per la ripresa della scuola a settembre. Il governatore dell’Emilia-Romagna, parlando a che a nome delle altre Regioni, ha definito «irricevibili» quelle proposte di cui si sta parlando in queste ore e che non sono state ancora presentate.
(foto di copertina: da pagina Facebook di Stefano Bonaccini)