Boldrini, Fiano e Quartapelle bloccati in aeroporto perché «sgraditi in Bielorussia»

Altri due colleghi del PD sono invece in volo per il paese

02/10/2020 di Ilaria Roncone

Boldrini, Quartapelle e Fiano sono stati bloccati a Fiumicino perché personaggi «sgraditi in Bielorussia». Sono invece riusciti a partire altri due membri del Pd. Proprio nella giornata in cui arrivano le sanzioni Ue per la Bielorussia, il paese si macchia di una mossa che avrà avrà forte risonanza, con i primi politici che già manifestano solidarietà ai tre dem lasciati a terra. Già un mese fa Boldrini e Quartapelle si erano recate a Vilnus per incontrate Svetalna Tikhanovskaja, icona ella rivoluzione bielorussa.

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Lukashenko lascia fuori dalla Bielorussia Boldrini, Fiano e Quartapelle

Laura Boldrini ha scritto, dopo essere stata lasciata a terra, «Comunque noi ci siamo. Sempre al fianco di chi si batte per la democrazia e la libertà» menzionando i due colleghi con i quali le è stato impedito di imbarcarsi per la Bielorussia da Fiumicino. Boldrini e Quartapelle, di ritorno dalla missione di un mese fa, avevano definito Svetlana il «futuro della Bielorussia». Non deve essere andato giù all’amministrazione di Lukashenko che, di tutta risposta, ha impedito agli esponenti dem di imbarcarsi per raggiungere il paese.

«Non commentiamo perché altri due colleghi sono in volo»

«Siamo stati bloccati, ma non vogliamo commentare perché altri due colleghi sono in volo e non vogliamo creargli problemi», ha detto Fiano a Fiumicino in riferimento agli altri due dem in volo per Minsk. La scelta di mantenere la linea del silenzio è dettata dalla volontà di proteggere l’incolumità dei colleghi e «per non creare possibili problemi», ribadisce Quartapelle. Immediata la solidarietà dai colleghi politici come Pisapia.

Intanto proprio oggi sono scattate le sanzioni dell’Ue nei confronti della Bielorussia e del governo di Lukashenko. L’Unione ha stilato una lista nera di 40 persone che verrà «costantemente rivisto» ed è «pronta a imporre ulteriori misure restrittive se la situazione non migliora», ha riferito l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell.

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