Nelle fasi più calde della prima giornata di Quirinale 2022, blackout di internet alla Camera

Ma si esclude qualsiasi tipo di attacco informatico

25/01/2022 di Gianmichele Laino

In un momento in cui gli attacchi hacker sono una delle prime cause di criminalità (con una crescita esponenziale dei dati nel 2021, come evidenziato da un dossier del Viminale), si è temuto il peggio quando, nella serata di ieri, c’è stato un vero e proprio blackout di internet alla Camera, proprio nelle ore più calde della prima giornata di votazione per l’elezione del presidente della Repubblica.

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Blackout internet alla Camera nella prima giornata di Quirinale 2022

Cosa è successo esattamente, nella giornata del 24 gennaio? Dalle 18 fino a qualche minuto successivo alle 20, c’è stato un problema tecnico che ha fatto saltare la connessione internet negli uffici della presidenza, dei gruppi parlamentari e delle commissioni e nelle due sale stampa. Questo ha significato che, per due ore abbondanti, dall’interno di Montecitorio sono arrivate pochissime notizie (soprattutto per il trasferimento di grandi file: questa operazione viene fatta solitamente grazie alla connessione alla rete internet wi-fi di Montecitorio), se non quelle che giornalisti e addetti ai lavori sono riusciti a trasmettere attraverso la propria connessione dati (vi assicuriamo che, tuttavia, nei corridoi di Montecitorio la rete telefonica ha diversi punti ciechi).

Qualcuno, come spesso accade in questi frangenti, non ha esitato a citare subito l’hacker di turno che avrebbe fatto il suo attacco dimostrativo nel giorno del primo scrutinio per l’elezione del presidente della Repubblica. La Polizia Postale è stata subito contattata dai responsabili IT della Camera dei Deputati, ma non ha potuto fare altro che accertare la natura tecnica del problema. In ogni caso, verranno monitorati nelle prossime ore i forum che solitamente vengono utilizzati dagli hacker per comunicare le proprie azioni per evidenziare eventuali rivendicazioni. Ma al momento questa ipotesi sembra essere decisamente minoritaria rispetto a quella di un problema tecnico alla connessione di altra natura (e, soprattutto, locale).

Foto IPP/Fabio Cimaglia – Roma

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