Il ministro Bianchi: «Non torneremo mai più alla Dad degli ultimi due anni»

Il titolare del ministero dell'Istruzione dice che la strada verso la digitalizzazione della scuola deve prendere altre direzioni

13/09/2021 di Gianmichele Laino

Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi si è collegato questa mattina con SkyTg 24 per fare il punto della situazione in merito all’inizio dell’anno scolastico 2021/2022, che ha preso il via questa mattina in quasi tutte le scuole italiane (ovviamente, compatibilmente con l’autonomia di alcuni istituti che hanno deciso di anticipare o di posticipare il ritorno tra i banchi). Cuore del suo intervento è stata la garanzia che quest’anno si potrà contare senza dubbio su una maggiore sicurezza nelle aule, grazie alla piattaforma di verifica del green pass messa a disposizione dei presidi per controllare il personale scolastico, e grazie alla vasta campagna di vaccinazione che è stata condotta negli scorsi mesi. Per questo motivo, il ministro Bianchi promette che non ci sarà più la Dad, almeno come siamo stati abituati a concepirla negli ultimi due anni.

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Bianchi sulla Dad: non tornerà più come è stata fatta negli ultimi due anni

«Quella Dad come l’abbiamo conosciuta è finita – ha detto il ministro -, io conto di averla lasciata alle spalle ma bisogna riprendere con serenità il discorso sul digitale. Anche nelle condizioni più dolorose siamo stati capaci di fare comunità, questa è la scuola. Non faccio promesse, ma mi prendo un impegno: la scuola sarà in presenza e sarà piena di entusiasmo, fatta di comunità e di piacere di sperimentare». Lo ha detto anche in risposta alla domanda di una dirigente scolastica collegata con la trasmissione Buongiorno di Sky direttamente da una scuola elementare nel centro di Milano.

Dunque, la Dad è alle spalle. Secondo il ministro dell’Istruzione non è quella che si è seguita negli ultimi due anni la strada verso una trasformazione digitale della scuola. In ogni caso, il titolare del ministero di Viale Trastevere è consapevole che la scuola debba affrontare le sfide tecnologiche e digitali, come qualsiasi altro settore del Paese per non restare indietro rispetto agli Stati dell’Unione Europea. Tuttavia, ritiene che il modello di Dad proposto sino a questo momento (ovvero come mero sostitutivo della didattica in presenza, senza alcuno spunto di differenziazione rispetto alle normali attività che si svolgono nelle aule) non sia affatto quello da seguire.

La gestione dell’emergenza nel nuovo anno scolastico secondo il principio di autonomia

Il ministro ha anche fatto una ulteriore rassicurazione in proposito: nel caso in cui dovessero riscontrarsi dei contagi all’interno di una scuola, sarà l’istituto stesso a mettersi in Dad, senza per questo creare una sorta di effetto domino rispetto agli altri istituti della regione. Dunque, si farà valere il principio dell’autonomia scolastica, per scelte mirate e chirurgiche nel corso dell’anno 2021/2022. «L’autonomia scolastica è il principio cardine delle nostre scuole – ha detto Bianchi -. Non penalizzeremo le scuole di un’intera regione in caso di contagi in un solo istituto. Inoltre, faccio presente che le regioni che hanno avuto più difficoltà da questo punto di vista lo scorso anno sono quelle che fanno registrare il 100% dei vaccinati tra docenti e personale scolastico».

Nessun problema, al momento, sulla piattaforma di verifica del green pass per il personale messa a disposizione dal ministero e che, in queste ore, viene utilizzata regolarmente dai dirigenti scolastici.

Foto IPP/Fabio Cimaglia
Roma 02/09/2021

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