Dad e bocciature: e se si rimandasse lo scrutinio al prossimo ottobre?

Come si stanno orientando i presidi sulle valutazioni di quest'anno scolastico

29/03/2021 di Redazione

Esame di maturi-Dad, capitolo secondo. Come regolarsi, quest’anno, con le bocciature in Dad? Sarà possibile fermare gli studenti, costringendoli a ripetere l’anno o impedendo loro di essere ammessi all’esame di Stato? Si parte da due assunti: il primo è il precedente dello scorso anno, quando la ministra Lucia Azzolina decise di ammettere tutti all’esame di maturità, vista la complessità della situazione, con le scuole in didattica a distanza praticamente dal mese di marzo (se non prima, come avvenuto ad esempio in Lombardia); il secondo è che, con eventuali bocciature quest’anno, i ricorsi al Tar potrebbero arrivare numerosi.

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Bocciature in Dad, cosa succede quest’anno

Il vero problema che il ministro Patrizio Bianchi si trova ad affrontare riguarda i presidi che hanno espresso le proprie perplessità in merito alla questione della valutazione con la didattica a distanza. È molto difficile individuare dei criteri oggettivi per le interrogazioni o per i compiti in classe a distanza: il dubbio più grande è che si possano valutare sicuramente le competenze, ma che si faccia fatica a riconoscere le conoscenze. Il metodo di studio può essere, in sintesi, valutato anche a distanza. La singola nozione – vista l’assenza di contatto tra docente e alunno e vista la possibilità di avere a disposizione tante piattaforme e device che possono suggerire in tempo reale tutte le risposte alle domande – non può essere attribuita con certezza allo studente da esaminare.

E allora cosa succederà quest’anno? Si proseguirà con le bocciature in Dad congelate? Oppure si individueranno altre strategie di valutazione? Una delle proposte, che però escluderebbe gli ultimi anni delle scuole superiori impegnati con gli esami di maturità, sarebbe quella di far slittare gli scrutini a ottobre, se i primi mesi autunnali dovessero essere in qualche modo dedicati al recupero delle lezioni che, per una ragione o per un’altra, sono state perse nel corso di questo anno scolastico, soprattutto da dicembre in poi.

Ovviamente, su questa scelta, inciderà molto il fatto di tornare in presenza già nel mese di aprile o di aspettare ancora un altro mese di didattica a distanza prima di poter rientrare in classe. Soluzioni aperte, che sono allo studio del ministero dell’Istruzione: si attende l’ordinanza di Patrizio Bianchi che potrebbe confermare o ribaltare il risultato. Come in un noto format culinario di successo.

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