Beirut, il presidente libanese parla di «possibile interferenza esterna attraverso missile, bomba o altre azioni»

Il presidente Aoun ha detto che si sta verificando la presenza di razzi o aerei

07/08/2020 di Ilaria Roncone

A tre giorni dall’esplosione con un bilancio di 140 morti, centinaia di dispersi e ancora 5 mila persone ferite Beirut si deve rialzare. Tra i soccorsi che lavorano h24 e gli aiuti che arrivano dal resto del paese e dall’estero, si indaga per capire quali sono le cause del terribile incidente che ha causato un’enorme sofferenza. Considerato che la ragione più plausibile rimane ancora quella del materiale mal immagazzinato si sta indagando anche su possibili interferenze esterne, ovvero un attacco.

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L’ipotesi di interferenza esterna

In Libano si sta procedendo con le indagini andando in direzione della verifica della presenza di razzi o aerei. Il presidente Michel Aoun ha parlato dell’ipotesi – che rimane ancora tra quelle possibili – che ci sia stata una interferenza esterna come causa delle esplosioni dello scorso martedì a Beirut. Il capo di Stato ha sottolineato che l’ipotesi principale è e rimane quella del materiale mal immagazzinato ma anche che «la causa delle esplosioni ancora non è stata determinata dato che esiste la possibilità che si sia prodotta un’interferenza esterna attraverso un missile, una bomba, o una qualsiasi altra azione».

Appello alla Francia: «Vogliamo le immagini aeree dell’esplosione di Beirut»

Parlando con l’emittente libanese Mtv il presidente ha anche informato i cittadini e il mondo intero della richiesta fatta a Macron e al governo francese rispetto a quanto accaduto. A Emmanuel Macron, suo omologo francese, Aoun ha domandato che la Francia fornisca al paese vittima del terribile incidente «le immagini aeree dell’esplosione.». A questo il presidente libanese ha aggiunto, in riferimento ai francesi, che «se non le hanno, chiederemo ad altri paesi per determinare se si sia trattato di un attacco esterno». Non è ancora da escludere, quindi, che l’esplosione di tutto quel materiale – seppur mal immagazzinato e non detenuto a norma di sicurezza – possa essere stata causata deliberatamente.

 

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