Attacco hacker Università di Pisa, scade domani il conto alla rovescia per la pubblicazione dei dati di 10 mila studenti

I dati degli studenti dell'Università di Pisa finiranno online domani se l'ateneo, che non ha fatto sapere nulla in merito alla questione, deciderà di non pagare il riscatto

20/06/2022 di Ilaria Roncone

Dove eravamo rimasti? Il gruppo hacker BlackCat – conosciuto anche come ALPHV – è penetrato all’interno del sistema dell’Università di Pisa in data domenica 12 giugno e ha rubato diversi giga di dati di studenti e insegnanti. La richiesta di riscatto è stata fissata a 4,5 milioni di dollari, pena la pubblicazione del materiale trafugato – di cui sono stati già fatti girare alcuni sample – che appartiene ad almeno 10 mila studenti. Il conto alla rovescia per fornire quel denaro in cambio – come affermano gli hacker – della mancata pubblicazione dati studenti università Pisa scade domani, come ha fatto sapere ALPHV.

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Dati studenti università Pisa online domani se manca il riscatto

Come racconta Red Hot Cyber, il tempo ormai è agli sgoccioli. Tenendo una corrispondenza con quelli di BlackCat, RHC ha ricevuto una mail in cui si chiarisce che – qualora il pagamento fosse mancato – i dati dei ragazzi finiranno online in data 21 giugno. Questa versione trova corrispondenza nell’aggiornamento pubblicato su data-leak-site (DLS). Quale tipo di informazioni potrebbe finire online? Numeri di telefono, abbonamento, nomi utente, Codici fiscali, dati studenti-insegnante.

In merito alla pubblicazione dati e invitando l’università a considerate le conseguenze, quelli di ALPHV hanno anche sottolineato come – qualora i dati di 10 mila persone finissero online – l’Università di Pisa deve aspettarsi una multa di 20 milioni di euro da parte del GDPR. Mentre gli studenti dell’ateneo toscano chiedono giustamente chiarezza sulla gestione della situazione, l’Università di Pisa non ha rilasciato nessun tipo di comunicazione. Effettuando un check sia sulla pagina web dell’università che sui canali social, in effetti, non emerge nessun tipo di posizione in merito alla questione né tanto meno una informazione chiara e trasparente in merito a quanto accade.

Ad oggi non rimane che aspettare, quindi, consapevoli che la data di scadenza per la pubblicazione di quei dati così come è stata disposta dal gruppo hacker cade il 21 giugno, nel primo giorno d’estate 2022.

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