Attacco hacker università di Pisa, sono già online i sample di alcuni dati trafugati

Relativamente all'attacco hacker Università di Pisa non ci sono ancora comunicazioni dell'università ma ci sono sia rivendicazione che primi dati pubblicati

13/06/2022 di Ilaria Roncone

Attacco hacker università di Pisa: attualmente l’università non ha rilasciato nessun tipo di indicazione in merito alla questione ma sono già stati pubblicati online, nel corso della mattinata di oggi, dei sample dei dati che sono stati trafugati. Il ransomware che ha colpito la storica università italiana della Toscana, istituita nell’ormai lontanissimo 1343, è BlackCat (lanciato dall’omonimo gruppo). L’università non ha rilasciato – almeno per ora – nessun tipo di comunicazione e quello che sta accadendo a Pisa non può che riportarci con la mente a quello che sta accadendo in questi giorni a Palermo.

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Attacco hacker università di Pisa, cosa sappiamo finora

L’attacco hacker all’università di Pisa arriva in un momento in cui le istituzioni italiane sono costantemente prese di mira da hacker della sfera Killnet Legion, che si sono limitati ad attacchi DDoS per creare disturbo nell’utilizzo di siti di realtà istituzionali come ministeri e altre istituzioni. L’asticella, però, si sta alzando e dagli attacchi DDoS – pur fastidiosi ma senza intrusioni e relative fughe dati – siamo passati a quelli ransomware.

L’attacco al Comune di Palermo – che sta creando una serie di difficoltà anche nella vita pratica dei cittadini, non ultimi i ritardi nelle operazioni di voto della giornata di ieri – è sfociato nella condivisioni dei dati trafugati senza una comunicazione efficace da parte delle istituzioni. Per l’attacco hacker all’università è ancora presto per parlare, considerato che se ne è presa consapevolezza nella mattinata di oggi – come confermato anche da darktracer e riportato da Hacker Journal -.

La certezza che si tratti di BlackCat arriva perché il gruppo ha rivendicato l’attacco tramite il proprio sito sul darkweb e ha pubblicato un paio di screenshot che provano il possesso dei dati. La notizia è stata data ieri attorno alle 17.30 dal gruppo stesso, che ha avvertito della presenza dell’Università di Pisa tra altri obiettivi colpiti. I primi sample sono stati pubblicati – come ha ricostruito Wired – questa mattina attorno alle 8.15. Si tratta di informazioni come i dati di login (comprese le password) relativi ad alcuni servizi offerti dall’ateneo. C’è inoltre lo screenshot di una lista di file che, guardando come sono stati nominati, potrebbero contenere dati sensibili sia di studenti che di ricercatori.

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