Asl Latina: «Dopo Terracina, Salvini dovrebbe stare in isolamento come tutti»

L'intervento del direttore generale Giorgio Casati

06/10/2020 di Gianmichele Laino

L’intervento della Asl Latina arriva puntuale oggi, nel corso della diretta di Radio Capital, per definire il comportamento da seguire rispetto a quanto accaduto a Terracina in occasione dell’ultima campagna elettorale. Dopo un comizio il 25 settembre con Matteo Salvini, infatti, uno degli organizzatori dell’evento è risultato positivo al coronavirus. Il direttore generale dell’Asl Latina, Giorgio Casati, ha affermato che Matteo Salvini, così come tutti gli altri presenti, dovrebbe mettersi in isolamento preventivo.

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Asl Latina, il direttore dice che Salvini dovrebbe mettersi in isolamento

«Meglio che stiano a casa? – ha detto il direttore dell’Asl – Questo non vale solo per Salvini e Durigon (anche lui presente all’evento, ndr), ma per tutti. Se non c’è la certezza della negatività, la persona non dovrebbe avere contatti sociali e restare in isolamento. Ci sono delle regole: se c’è stato un contatto diretto, con un’esposizione per oltre un quarto d’ora con un soggetto che è stato positivo, soprattutto se in assenza di dispositivi individuali, si deve stare in quarantena».

Il direttore generale dell’Asl Latina, invece, ha affermato che Matteo Salvini – non essendo a conoscenza di quanto accaduto a Terracina – ha continuato a vivere la vita normalmente, in un periodo particolarmente intenso, sia per la campagna elettorale, sia per l’udienza preliminare del processo Gregoretti a Catania.

Asl Latina, cosa è successo a Terracina

«Salvini – ha detto – si è mosso e ha avuto altri contatti, e quindi, qualora risultasse positivo, probabilmente faranno un drive in a Catania e dovranno fare uno screening per qualche migliaio di persone. Sarà lui poi a ricostruire, in caso di positività, i suoi contatti nei 14 giorni precedenti, e nelle ASL in cui si è verificata questa situazione si organizzeranno le attività diagnostiche, come stiamo facendo noi».

Tuttavia, lo stesso direttore della Asl ha affermato che il caso di Terracina ancora non si è trasformato in un cluster – come Giornalettismo aveva ampiamente fatto notare – dal momento che si è ancora in fase di screening a partire dal positivo che è stato rintracciato qualche giorno dopo il comizio di Matteo Salvini a Terracina. È opportuno, comunque, mantenere una certa prudenza in questi casi.

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