“Vi racconto come ho curato la dipendenza dal sesso”

La dipendenza dal sesso è poco conosciuta ma ha una potenza tale da piegare le esistenze di chi è costretto a mentire per celare il bisogno dell’appagamento. Ecco la confessione di un uomo.

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IL CASO – Il sesso può portare alla dipendenza e a compiere gesti compulsivi come da manuale, così come la bottiglia per l’alcolista, il bisogno di sesso deve essere saziato. Cosa succede se questi individui hanno una famiglia? Come fare per nascondere i tradimenti? quante energie occorrono per tenere la conta delle bugie? Un uomo ha confessato la sua storia a Salon raccontando di aver conosciuto persone che cercano la via della guarigione attraverso terapie individuali e consulenze di coppia nella speranza di riuscire a salvare le relazioni.

MENTIRE –  Salvare i sentimenti non è sempre possibile ma “nel mio caso ha funzionato e abbiamo continuato costruire su una base più forte perché ogni giorno abbiamo l’occasione di diventare persone migliori rispetto a quello che siamo e che siamo stati”. La fortuna è che il partner riesca a vedere al di là della dipendenza e a comprendere che si tratta di una malattia. Cosa significa vivere una dipendenza simile? “Significa raccogliere prostitute a ogni angolo della strada, andare nei saloni di massaggio, trascorrere nottate intere nei locali di lap-dance finché tua moglie non inizia a sospettare qualcosa”.

L’AMMISSIONE – La base della guarigione da ogni dipendenza è l’ammettere di avere un problema e l’uomo spiega che si è visto costretto a confessare quando la moglie ha cominciato a fare troppe domande: “Ho iniziato a dire una bugia, poi un’altra per coprire la precedente e così via. Ho visto i suoi occhi pieni di paura perché non mi credeva capace di un gesto simile, allora le ho detto ‘Cosa devo fare per dimostrarti che non sto mentendo?’ e lei ha detto che voleva un test della verità”. E ancora “Il nostro terapeuta ha suggerito a mia moglie di pensare a me come a un’alcolista e non come un traditore. Poi ho fatto il test, l’ho passato e da lì ho deciso di seguire una terapia per costruire qualcosa di nuovo”. Il recupero si è sviluppato nell’abbandono delle azioni compulsive, anche se l’uomo ammette di tenere ancora la guardia alta nei confronti della sua dipendenza.

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