Confessioni di una ninfomane

La Bild ha incontrato una ragazza di 26 anni per ascoltare i racconti piccanti della sua dipendenza. Ecco come è andata.

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IL CASO – Arabella  non ha intenzione di curare quel suo aspetto ninfomane che le preclude una vita normale pur riconoscendo qualche difficoltà nel quotidiano e ammette: “Ho bisogno di fare sesso almeno cinque volte al giorno”.

 

LA DIPENDENZA – Quando aveva 16 anni ha iniziato a capire di avere esigenze diverse rispetto alle persone della sua età e il primo fidanzatino inizialmente ha apprezzato la verve propositiva della ragazza ma poi due anni dopo l’ha mollata: “All’inizio lo trovava divertente ma poi a me non bastava mai e volevo sempre di più”. Poi la consapevolezza: “Quando ho capito di essere ninfomane, l’ho confessato ai miei amici, mi  faceva male e non era bello anche se all’inizio è stato divertente”.

CONSEGUENZE – Certo, non è facile trovare un compagno che riesca a soddisfare pienamente le richieste di chi ha un bisogno pari alla dipendenza e così Arabella ha pensato di farne un lavoro: “Nel porno ho visto l’occasione che aspettavo per fare sesso quando ne avevo bisogno”. La soluzione è bastata? Pare di no. “Questo per me è solo un lavoro e quando torno a casa ne ho bisogno di nuovo. Il mio desiderio per il futuro è quello di sposarmi e avere dei bambini” eppure nonostante la sua volontà non pensa di fare analizzare la sua dipendenza da uno specialista: “Per adesso va bene così e magari con l’età la dipendenza forse sparirà da sola”. I sogni son desideri.

 

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