Tav, Di Maio verso il sì: un sondaggio segreto svela che i suoi elettori sono d’accordo

Se c’è così tanta confusione sulla strategia del Movimento 5 Stelle sulla Tav è perché ci sono delle forze contrastanti al suo interno che sono sotto una approfondita valutazione. Luigi Di Maio sì Tav? Sembrava fantapolitica soltanto qualche settimana fa. E invece il capo politico del Movimento 5 Stelle potrebbe farsi convincere da un sondaggio segreto, commissionato dai vertici pentastellati, tra i suoi elettori che – a sorpresa – sarebbero in maggioranza favorevoli alla linea Torino-Lione. E questo facendo saltare in aria almeno un decennio di lotta del Movimento.

Luigi Di Maio sì Tav, il sondaggio segreto che lo ha convinto

A svelare questo retroscena è un articolo del Corriere della Sera, che ha riportato questa indicazione arrivata dalla cerchia ristretta di Luigi Di Maio. Addirittura, ci sarebbero delle cifre sull’esito di questo sondaggio: il 70% degli elettori del Movimento 5 Stelle sarebbe a favore della Tav. Una scelta dettata dagli eventuali costi da sostenere in caso di abbandono dell’opera, così come dalle tensioni internazionali che una chiusura del genere potrebbe provocare.

Non solo: la rincorsa a Matteo Salvini su questo tema (la Lega è favorevole al completamento dell’opera) potrebbe orientare definitivamente Luigi Di Maio a rompere gli indugi e a dare il via libera al completamento dell’infrastruttura. Ovviamente, la decisione non può essere presa a cuor leggero, dal momento che la gran parte della base dei parlamentari eletta con il Movimento 5 Stelle è ancora «vecchio stampo» sul tema. E segue le indicazioni di Beppe Grillo e degli storici esponenti pentastellati, che in passato si sono esposti – anche in chiave elettorale – accanto al popolo dei No Tav.

Il sì alla Tav del M5S non passerà per la piattaforma Rousseau

Sono di qualche ora fa le minacce del senatore Alberto Airola, ad esempio, che aveva detto di voler abbandonare il Movimento in caso di giravolta sul Tav. E aveva anche provocato, dicendo di volersi portare con sé il simbolo, non più degno di un tradimento di questa portata.

Il sondaggio commissionato da Luigi Di Maio, tra le altre cose, avrebbe anche il potere di superare la votazione sulla piattaforma Rousseau. Sarebbe troppo rischioso, infatti, lasciare agli iscritti (che hanno un’impronta molto tradizionalista sulle tematiche forti del Movimento) una decisione di questa portata. E allora, ecco il nuovo Movimento 5 Stelle a trazione verticistica. Luigi Di Maio deciderà per il sì alla Tav e si preoccuperà di far metabolizzare questa decisione a tutti gli esponenti del partito.

FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

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