Sondaggio Ipsos: la Lega vola al 36% e cala ancora il M5S. Forza Italia al 7%

19/01/2019 di Redazione

La Lega di Matteo Salvini non si ferma e vola al 36% di consensi. Mentre cala il Movimento 5 Stelle e scende sempre più giù Forza Italia. È la situazione descritta da un sondaggio Ipsos pubblicato oggi sul Corriere della Sera che conferma un ottimo stato di salute del Carroccio e le difficoltà degli alleati grillini, con una sostanziale tenuta del centrosinistra. L’istituto diretto da Nando Pagnoncelli, nel dettaglio, stima la Lega al 35,8% di preferenze, più del doppio del 17,4% raccolto alle Elezioni Politiche del 4 marzo 2018 e in crescita anche rispetto al 32,9% stimato dallo stesso sondaggista a dicembre.

Sondaggio Ipsos, la Lega sale al 36% mentre perde ancora terreno il M5S

Il M5S invece non va oltre il 25,4%, in caduta dal 32,7% raccolto alle urne dieci mesi fa e dal 27% rilevato dallo stesso istituto a fine 2018. Il Pd viene segnalato al 17,3%, in calo rispetto a dicembre ma in crescita su novembre. Forza Italia al 7,1%, consenso dimezzato dal 14% delle Politiche. +Europa di Emma Bonino al 3,5%. Fratelli d’Italia al 3,4%. Altre formazioni di centrosinistra allo 0,7%. Noi con l’Italia, una anno fa quarta gamba del centrodestra, allo 0,6% Altre liste al 6,2%. L’area degli astenuti e del non voto, infine, viene stimata al 43,2% sul totale degli aventi diritto al voto.

Il quadro è dunque chiaro: continua un’erosione del consenso di Movimento 5 Stelle e Forza Italia che gonfia le vele della Lega, che sembra essere l’unico tra i maggiori partiti ad aver allargato il consenso dalle Politiche ad oggi. È facile comunque prevedere che la situazione nei prossimi mesi potrebbe di nuovo cambiare, anche sensibilmente. L’abbassamento delle stime sulla crescita del pil per il 2019 da parte di Bankitalia lasciano presagire temi duri per il governo sul fronte della politica economica: si profila il rischio di una manovra correttiva. Il consenso di Lega e M5S potrebbe risentirne, in vista delle Elezioni Europee. Ma sul voto del 26 maggio potrebbe pesare, positivamente o negativamente, anche il reddito di cittadinanza, principale promessa elettorale dei 5 Stelle che arriverà ad aprile. Un ruolo decisivo sarà poi quello giocato dall’opposizione. Per ragioni diverse Partito Democratico e Forza Italia non sono ancora entrati in partita. Il Pd è ancora concentrato sulla sfida per la segreteria, con primarie aperte il 3 marzo. Gli azzurri devono giocare la carta Silvio Berlusconi.

(Foto di copertina Zumapress da archivio Ansa: Salvini ad Afragola. Credit immagine: Paola Visone / Pacific Press via ZUMA Wire)

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