Per la prima volta nella storia della Svezia degli osservatori Osce assisteranno alle elezioni

Per la prima volta nella storia del regno di Svezia il Paese sta ospitando degli osservatori Osce per accertare che le pratiche di votazione in corso domenica 9 settembre procedano senza irregolarità.

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La decisione è maturata dopo che è stata appurata un’evidente campagna di disinformazione on-line che ha avvantaggiato le forze di estrema destra.

Il voto di domenica è uno dei più incerti degli ultimi anni e per questo il regno ha optato per una misura stringente di controllo. Nella prima settimana di settembre, su 500mila tweet analizzati nel periodo tra marzo e agosto, almeno 60mila erano profili automatizzati abilitati a pubblicare materiale inerente alle elezioni.

Dal 2014 i socialdemocratici, storica formazione al potere della Svezia da decenni, hanno visto i loro consensi diminuire considerevolmente. Alla chiusura dei seggi dovrebbero attestarsi attorno al 24%, il dato più basso dal 1908 a questa parte.

La forza cresciuta maggiormente dovrebbe essere quella dei Democratici svedesi, che sotto l’apparente dicitura di “democratico” nasconde un vulnus neo-nazista. Sono loro i principali artefici della campagna di disinformazione che ha coinvolto il Paese. Nel 2014 si erano fermati al 12,8%, domani lunedì 10 settembre potrebbero addirittura arrivare al 20 se non al 23% mettendo addirittura in discussione la leadership dei socialdemocratici.

Per questo motivo, in una lotta che si risolverà sul filo di lana, anche la civilissima Svezia ha deciso di ospitare gli osservatori Osce.

(Foto credits: Ansa)

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