Le mani di Lega e M5S sui telegiornali. Salvini prepara il blitz per i nuovi direttori

03/08/2018 di Redazione

La maggioranza di governo Lega-M5S è pronta al blitz sui tg Rai. In particolare è il leader del Carroccio Matteo Salvini, che insiste su Marcello Foa alla presidenza della tv di Stato, a studiare le mosse per la nomina dei nuovi direttori. E filtrano anche i nomi su chi andrà ad occupare le caselle vacanti. Lo raccontano oggi Repubblica e La Stampa. Il segretario leghista vorrebbe i nuovi direttori già ad agosto, prima della ripresa di settembre, ben prima quindi del dibattito sulla legge di Bilancio e un’eventuale tempesta sui mercati finanziari. È tentato dal blitz. L’altro vicepremier invece, Luigi Di Maio, preferirebbe evitare le forzature e le accelerazioni con un rinvio della campagna sui telegiornali in autunno.

Lega, M5S e nomina dei direttori dei tg, Salvini pensa al blitz

Nel totonomi sui possibili nuovi direttori in Rai sono finiti soprattutto Jacopo Volpi, che dovrebbe andare a Raisport, una soluzione condivisa da M5S e Lega, e Mario Tarolli a Rai Pubblicità, più vicino al Carroccio. Per quanto riguarda il Tg1 poi, i leghisti vorrebbero scegliere come direttore Gennaro Sangiuliano, 56 anni, vicedirettore della testata dal 2009 ed ex vicedirettore di Libero, che domani intervisterà proprio Salvini a Milano Marittima. Per il Tg2 si parla invece di Alberto Matano, giornalista e oggi conduttore di punta del Tg1, gradito soprattutto al Movimento 5 Stelle. Per il Tg3 infine si fa il nome di Luca Mazzà, una conferma.

Sull’eventuale blitz per la nomina dei direttori dei tg ci sono comunque diversi interrogativi giurisprudenziali. Se da una parte il governo ha fretta di piazzare i giornalisti graditi, dall’altra vengono sollevati dubbi sulla legittimità dell’operazione, per il cda Rai privo di un presidente legittimato dalla Commissione di Vigilanza. Secondo le opposizioni e i sindacati, Foa, che è ancora sostenuto da M5S e Lega ma non ha raggiunto i voti necessari in Vigilanza, può solo convocare il cda. Qualcuno parla anche di occupazione abusiva in Rai da parte del giornalista-scrittore.

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / SANDRO CAPATTI)

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