Non è tutto Instagram quello che luccica

«Great photo, nice pic». A molti utenti Instagram sarà capitato di ricevere commenti di questo tipo sotto le proprie immagini, ma l’apprezzamento alle proprie capacità fotografiche è, probabilmente, frutto di algoritmi programmati. Merito, o colpa, degli Instagram bot che hanno invaso il social network e rappresentano il 10% degli utenti registrati.

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Nei giorni in cui Instagram ha celebrato il miliardo di utenti registrati, uno studio condotto per The Information dalla società di ricerca Ghost Data, ha svelato che dietro al 10 per cento dei profili non c’è una persona reale. Uno su 10, quindi, non è altro che un bot programmato da sotftware per comunicare e navigare sulla rete, apparendo attivo attraverso la pubblicazione di commenti, foto e notizie. La ricerca di Ghost Data, ha messo in evidenza come il trend degli Instagram bot sia in costante crescita e che al momento si contano oltre 95 milioni di falsi profili attivi sul social network.

Instagram bot, 95 milioni di profili falsi

Dati preoccupanti che, per gli esperti, indicano la cartina di tornasole per l’aumento del fenomeno delle «fake news». Questi account controllati da software e non da persone sono uno dei fattori che ha condizionato la proliferazione della condivisione di notizie false e di propaganda politica sui social network, come accaduto durante la campagna elettorale per le elezioni presidenziali negli Stati Uniti del 2016. Due anni fa quelle notizie trovarono terreno fecondo su Facebook, Twitter e Whatsapp, e ora sembra essere arrivato il momento di Instagram che potrebbe diventare il nuovo veicolo di disinformazione, secondo gli esperti che hanno analizzato i numeri della ricerca Ghost Data.

Instagram bot, terreno fecondo per la diffusione di fake news

Già da tempo, cercando su Google «Come aumentare i follower su Instagram» era evidente la crescita del fenomeno degli Instagram bot grazie a società specializzate di social media marketing che metteva in vendita «pacchetti di utenti» per il «following». M se prima si cercava l’approvazione social per acclamata popolarità a suon di numeri, ora sembra che anche Instagram sia destinato a essere concime per la diffusione di fake news.

Ma Giornalettismo su Instagram non è un bot!

 

(foto di copertina: ROLF VENNENBERND/dpa)

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