Trump minaccia di uscire dalla NATO, poi tranquillizza tutti

Lo aveva detto: tutti noi dobbiamo arrivare almeno al 4% del nostro Pil per gli investimenti nelle spese militari, in modo tale da puntellare l’Alleanza Atlantica. Ora, si è passati dalla proposta alla minaccia: il presidente Usa Donald Trump ha agitato come uno spauracchio sul vertice di Bruxelles la possibilità che gli Stati Uniti escano dalla Nato. A riferirlo sono le agenzie Dpa e Belga, che hanno consultato le loro fonti diplomatiche. Poi, però, in una conferenza stampa convocata a sorpresa, il presidente Trump ha fatto marcia indietro.

«I membri Nato si sono dimostrati tutti d’accordo ad aumentare il loro contributo – ha detto Trump -. Ci sarà un aumento quantificabile in 33 miliardi di dollari in più, con il contributo dei vari paesi senza tener conto degli Stati Uniti. Potrei uscire dalla Nato, ma non lo faccio. Non dopo l’aumento dei contributi: grazie a questa mossa, oggi l’alleanza è più forte».

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Le parole di Trump: Usa fuori dalla Nato

La minaccia dell’uscita dalla Nato era stata legata al fatto di aver constatato, nel corso del vertice di Bruxelles, una certa riluttanza da parte degli alleati ad aumentare le spese militari. Anche il ministro della Difesa Elisabetta Trenta si era mantenuta su una soglia più prudente del 2%, all’interno del quale prevedere maggiori spese anche per la cyber-security.

Usa fuori dalla Nato, cosa succederebbe

Il vertice, iniziato ieri, era partito in un clima piuttosto rilassato. Ma la minaccia di Trump che si era concretizzata questa mattina ha gettato un’ombra lunghissima sul meeting di Bruxelles, al quale partecipa anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La Nato è sempre stata una cifra caratterizzante del mondo occidentale, partita proprio da una iniziativa degli Stati Uniti. L’alleanza, infatti, venne firmata all’indomani della Seconda Guerra mondiale a Washington, il 4 aprile 1949 e a essa aderiscono 29 Paesi del mondo. L’uscita degli Stati Uniti dal patto sarebbe stata una vera e propria rivoluzione negli equilibri internazionali.

Dopo le parole di Trump si è riunito, in versione ristretta e straordinaria, il Consiglio atlantico. Alla base dell’uscita del presidente degli Stati Uniti ci sarebbe l’attacco diretto alla Germania e agli altri alleati europei, ancora più forte – nei toni – rispetto a quanto affermato dal numero uno americano nella giornata di ieri.

Photo by Robin Utrecht/ABACAPRESS.COM

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