Arriva la fine della net neutrality

La controversa abrogazione delle protezioni della neutralità della rete sono entrate in vigore questo lunedì, nonostante gli sforzi da parte di membri del Congresso, funzionari statali, aziende tech.

La Federal Communications Commission, l’autorità statunitense per le telecomunicazioni, ha votato a dicembre la misura sulla net neutrality, che cambierà diverse regole per i provider Internet. La neutralità della rete considera in egual modo tutti i provider. Ora però, pagando di più, alcuni potranno avere un internet più veloce, con più banda. Ora l’utente, per accedere a un sito, potrebbe aver bisogno di più banda o di pagare un contenuto on line per poter fruire di determinate piattaforme.

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Esatto, addio all’equità della rete. Un portavoce della FCC ha confermato alla CNN che il calendario sta procedendo come annunciato.

«L’11 giugno è significativo perché sarà la prima volta in una battaglia di oltre 15 anni che la FCC non avrà sostanzialmente alcun ruolo nel preservare un Internet aperto e supervisionare il mercato della banda larga», ha dichiarato a CNNMoney Gigi Sohn, consigliere dell’ex presidente della FCC Tom Wheeler e un convinto sostenitore della neutralità della rete.

La preoccupazione  è che l’abrogazione potrebbe dare ai fornitori di Internet un controllo eccessivo sul modo in cui i contenuti online vengono forniti. Potrebbe inoltre rendere più difficile competere con la prossima generazione di servizi online se occorre avere una corsia preferenziale su Internet.

Sohn lo ha detto chiaramente: la questione «renderà internet simile alla tv via cavo».

«Nulla cambierà il giorno successivo», ha invece aggiunto alla Cnn Kevin Werbach, legale, professore associato a Wharton ed ex consigliere dell’FCC. «Le aziende non intraprenderanno alcuna azione importante per modificare le loro politiche fino a che queste non saranno chiarite».

(Credit Image: © Patrice Lapointe via ZUMA Wire)

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