10 cose che pensi quando un tuo amico si sposa

Prima o poi ti capiterà, ti è già capitato, ti sta capitando ora. Quando un amico/a si sposa è un po’ come il primo giorno di scuola, il primo bacio, la prima caduta dal motorino. Ovvero: è successo? Come è possibile? È colpa mia?

(foto DALE de la REY/AFP/Getty Images)
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Da quel momento in poi, specialmente se il tuo amico è davvero un amico molto stretto, sarà l’inizio di un viaggio che ha poco a che fare con i viaggi che ti puoi fare al Coachella Festival. Entrerai in un turbine di partecipazioni, di blog che ti spiegano il matrimonio fatto bene, di etichetta del vestito che indurrebbe al pianto anche Carla e Enzo Miccio di Ma come ti vesti. A seconda della regione dove si sposerà la sua dolce metà il vestito nero non lo puoi indossare ma se sei la damigella d’onore puoi, la cravatta va al posto del papillon, lo spezzato no. E tu, mentre rielabori il lutto come se avessi tamponato una vecchina lungo la Salaria a mezzogiorno, inizi con degli strani pensieri. Pensieri a cui TU dovrai sopravvivere, tuo malgrado.

1 Lo shock dell’amico che si sposa è direttamente proporzionale a quella che (era) la sua vita sociale

Più il tuo amico è uno che ci da dentro i sabato sera, più sono le corna piazzate sopra la testa di ignare ragazze, più insomma il tuo shock sarà grande. L’isolamento del tuo amico che per un anno non si fa vedere salvo a Capodanni, feste del patrono, feste di compleanno (dotate di Coca Cola) ti tornerà d’aiuto. Più è asociale più “te lo sentivi” che si sarebbe sposato. In questo modo, mentre rielabori i tuoi poteri da veggente, incassi l’urto. A volte la convivenza, strane cose sulle dita chiamate anelli e le domenica a pranzo dai suoi sono incentivi che ti aiuteranno ad elaborare meglio la sorpresa. Sorpresa che in genere è sempre anticipata da un classico: «Indovina un po’»

(da ascoltare come tutorial)

2 Sono vecchia/o. Ho superato la soglia dei 30.

Eh sì. Se il tuo amico si sposa sotto i 30 pensi «vabbè fa molto Papa Francesco», oppure «che coraggio, bravi». Superata la soglia dei 30 la faccenda si fa più difficile. Perché hai un lavoro. Un affitto. Una tua indipendenza. E allora, anche se entri in modalità Carrie di Sex and the City, da solo, nella tua stanza, inizi a pensare che la tua vita sarà incompleta, che finirai circondato da dieci gatti, che sarai la zio/a che è tanto moderno/a e sopratutto che quando morirai se ne accorgeranno dopo due settimane. Fermati. Calma. È il suo matrimonio. Non il tuo.

3 La negazione

Non è possibile. Siamo troppo giovani. Possiamo ancora sfruttare i fondi della comunità europea. Noi siamo giovani, cioè negli altri paesi hanno i bambini, ma da noi è diverso. C’è crisi. Come lo paghi un matrimonio? Uno che si sposa a fare tanto uno lo ama comunque no? Ma sopratutto «hai tutta la vita davanti». Magari si sposa perché sa che è quella la persona che vuole tutta la vita davanti. E la vuole tutelare. Non si è mai né troppo giovani né troppo vecchi per sposarsi. Ci si butta dentro la storia delle nozze e via. Stacce.

4 Non lo vedrò mai più

Ora che si sposa non potremmo più giocare alla play, non potremo più andare a ballare, non potremo più fare tequila e limone al baretto sotto casa. Non potremo più fare shopping o vacanze in solitaria….
Alt. Non è detto. Tutto dipende dall’indipendenza che il tuo amico ha dal legame “coppia”. Ma fidati la sua casa non diventerà Alcatraz. Vi divertirete e potrete ancora contare l’uno sull’altra. Ancora.

5 Il mio portafogli. Il mio prezioso portafogli
Generalmente, salvo casi di gravidanze non desiderate o viaggi a Las Vegas il tuo amico ti dice che si deve sposare un anno prima. Almeno. A volte te lo dicono quando non c’è neanche un mese fissato ma solo perché (sempre per la solita storia dell’anello) prima o poi lo faranno. Se sei testimone delle nozze la questione diventa difficile: sarai tu a organizzare l’addio al nubilato/celibato. L’unico consiglio da seguire è quello di fare tutto divertendoti. Anche perché non sarai il testimone di tutte le persone che si sposeranno nella tua comitiva.

E metti i soldi da parte tirchio/a.

6 Lui/lei chi è

Quello che pensavi non dovesse accadere è successo. Lui si legherà per sempre a quello/a stronzo/a. E allora inizia quello che, come ha ben descritto Zero Calcare, si chiama il cerchio del rancore. Sta a fa’ na cazzata, ok. Ma la sta facendo lui. Accettalo/a. Più o meno come nel film “Indovina chi viene a cena?”

7 Il vestito

All’inizio sarà un pensiero lieve, te ne scorderai, quasi per caso. Poi, con il passare dei giorni, cercherai di rigettarlo in fondo alla tua mente. C’è ancora tempo. Ti troverai cinque giorni prima del matrimonio senza scarpe e la benché minima idea di cosa infilarti.

8 Si sposano tutti. È una epidemia

Inizia tutto con la prima coppia della comitiva. Sarà il matrimonio più coinvolgente e incasinato della serie di matrimoni che ci saranno. Perché tu sai che ci saranno altri matrimoni vero? I “sì lo voglio” aumenteranno man mano che aumenteranno gli anni. L’importante è che non superino la quota due ogni dodici mesi. Sì, potrebbe anche esser una malattia quella del matrimonio, ma tu devi solo pensare a come sopravvivere a tutto ciò. Il resto, cause di contagio incluse, ignoralo.

9 I parenti, la macchina organizzativa, lo sclero

Inizia con una frase banale, davanti ad uno spritz: «Mi aiuti?». Il matrimonio del tuo miglior amico/a non è il torneo di calcetto. Lo capirai subito, sia che tu finisca dentro la task force eventi che altro. Partecipazioni, riti tradizionali di cui tu ignoravi l’esistenza, crisi di panico. Sì, sopratutto crisi di panico. Tu, che sarai il suo migliore amico/a, dovrai esserci ed esser utile (con fazzolettini o vodka). Per qualche mese sarai il problem-solving delle vite altrui.
Riuscirai ad esser all’altezza?
Certo. Nelle nozze anche i peggio inconvenienti fanno sì che tutto si incastri alla perfezione. Tutto deve succedere perché deve succedere. Anche se farai sbagliare strada al fratello della sposa (con mezza famiglia a seguito) e sequestrerai per quaranta minuti le fedi nuziali mentre sposa e sposo aspettando te, il fratello e la mezza famiglia davanti al Comune, tutto andrà bene. Il matrimonio si farà comunque. Io questo inconveniente l’ho vissuto. E creato. Provare per credere.

10 Finisce una era. Finisce tutto, niente sarà più come prima
Vero. Nulla sarà mai come prima ma a meno che tu non viva in “Ricomincio da capo” todo cambia. Sempre. Anche tu. Con o senza strane cose – dette anelli – tra le dita.

Dedicato a Laura e ad Ele. Amiche vere, con un matrimonio fatto e uno che presto si farà

(in copertina coppie cinesi in posa per l’album di nozze a West Bund in Shanghai. Di JOHANNES EISELE/AFP/Getty Images)