L’idea del ministro Bonetti di riaprire i parchi a turno per i bambini

16/04/2020 di Enzo Boldi

In Italia ancora non si sa quando partirà effettivamente la cosiddetta fase-2. La Lombardia ha provato a chiedere la riapertura delle attività dal prossimo 4 maggio, il governo ha respinto (per il momento) questa mozione. Sta di fatto che si deve iniziare anche a considerare il comparto scuola e tutte le conseguenze che, a cascata, arriveranno dietro ogni decisione: che sia di ripresa o che sia di sospensione fino al prossimo anno. Scuola uguale minori, perché in questo pandemonio pandemico occorre ricordarsi anche dei più piccoli. In attesa di decisioni, il ministro per le Pari Opportunità Elena Bonetti ha lanciato l’idea di aprire parchi, ma a turno.

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«I bambini e gli adolescenti hanno il diritto di riconquistare luoghi di gioco, di movimento e di aria – ha detto a La Repubblica Elena Bonetti, ministro per le Pari Opportunità -. Dobbiamo predisporre, quando sarà possibile riaprire, spazi all’aperto con un controllo dei flussi. Penso a giardini con volontari che regolino gli ingressi per nuclei familiari ad esempio». Aprire parchi a turno, rispettando tutte le disposizioni e i regolamenti sanitari relativi alla sicurezza, dunque.

Aprire parchi a turno, l’idea di Elena Bonetti

Non solo parchi. Secondo Elena Bonetti, che già in passato aveva lanciato l’idea dell’ora d’aria per i più piccoli, sostiene che si possa iniziare a pensare anche ad aree sportive dove effettuare attività ludica, sempre mantenendo la distanza di sicurezza e indossando i dispositivi per contenere il contagio. Insomma, si chiede che venga restituita una parvenza di normalità ai più piccoli.

Il congedo parentale esteso

Altro tema è quello delle scuole chiuse. In attesa di una decisione definitiva, Elena Bonetti ha proposto «di inserire nel decreto di aprile, un assegno universale mensile per ogni figlio, e l’estensione per altri 15 giorni del congedo parentale straordinario, varato per l’emergenza Coronavirus. Ci sono i bambini piccoli da custodire, i più grandi da seguire nello studio a distanza».

(foto di copertina: da Pixabay)

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