Cosa hanno fatto le altre app di dating per cercare di rimediare agli appuntamenti non desiderati

Non c'è soltanto una risposta a questo problema (che potrebbe caratterizzare diversi siti di incontri). Ma sicuramente la complessità delle relazioni porta con sé soluzioni differenti

17/07/2023 di Gianmichele Laino

Un dato che risale a qualche anno fa, ma che sicuramente spiega molto bene l’inferno che – un tempo più che oggi – poteva esserci dietro a una applicazione di dating. Una ricerca del 2019, condotta da ProPublica e dalla Columbia Journalism Investigations, spiegava come su 1.200 donne intervistate, più di un terzo aveva dichiarato di essere stata vittima di una aggressione da parte di qualcuno che aveva incontrato su una app di dating. Inoltre, sempre nella stessa ricerca, si riportavano numeri significativi a proposito di violenze sessuali vere e proprie che venivano subite da circa la metà delle persone che aveva dichiarato di essere stata vittima di aggressioni. Per questo, oggi, si tende a dare sempre più valore alle app di dating sicure. O – nelle aziende che si occupano di questo settore – si ricercano delle soluzioni che permettono agli utenti di vivere una esperienza di navigazione più serena, senza doversi guardare le spalle da match indesiderati, da comportamenti morbosi o da vero e proprio stalking.

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App di dating sicure, gli espedienti che sono stati trovati nel corso del tempo

Da Tinder – vera e propria istituzione in questo campo – fino alle app di dating più piccole, sono tantissime le aziende che stanno cercando di migliorare l’esperienza dei propri utenti. Da questo punto di vista, sicuramente, Tinder è stata l’azienda che ha annunciato più di altre le proprietà che, sia da desktop sia da mobile, tutelano il suo utente da comportamenti inappropriati. Dal 2023 in poi, infatti, gli iscritti alla piattaforma possono indicare la relazione a cui sono interessati, escludendo automaticamente persone che non hanno il loro stesso livello di interesse. Altri filtri hanno portato ulteriori vantaggi alla user experience, mentre le funzionalità specifiche contro le molestie permettono agli utenti di segnalare un messaggio particolarmente fastidioso o di cambiare idea su un match. Si tratta di opzioni di sicurezza che permettono a Tinder di avere un controllo molto più diretto (e responsabile) rispetto a ciò che avviene sulla piattaforma. Alzare il livello delle responsabilità delle piattaforme può sicuramente aiutare a eliminare o a limitare fortemente il fenomeno delle molestie che si verificano attraverso app di dating.

Ovviamente, poi, questa esigenza ha portato le app di dating a verticalizzarsi, facendo dell’esperienza di utilizzo sicura un vero e proprio asset aziendale. Di Hinge abbiamo parlato abbondantemente in questo nostro monografico, ma non è da sottovalutare – sebbene lì i problemi, forse, siano imputabili più all’eccessiva tendenza alla chiusura e al classismo – Inner Circle, l’app di dating a cui si può accedere solo chi viene invitato. Bumble, invece, è l’app di dating che porta le donne a fare la prima mossa in un possibile match, evitando loro di essere oggetto di molestie più o meno esplicite.

Insomma, il tema della sicurezza sui siti e sulle piattaforme di incontro sembra essere dirimente. Potremmo dire che oggi, a buon diritto, si tratta di ciò che determina, o meno, il successo di un’app di questo tipo.

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