«Hinge organizza un appuntamento ogni 3 secondi, la GenZ è il segmento che cresce di più»

L'intervista a Logan Ury, Director of Relationship Science di Hinge Labs. La sua esperienza di dating coach al servizio della piattaforma

17/07/2023 di Gianmichele Laino

Lo spazio che si prende una piattaforma, può essere costruito anche sulla base di dati alternativi rispetto a quelli che regolano i meccanismi dei social network. Logan Ury, Director of Relationship Science di Hinge Labs, parte direttamente dal suo background per poter offrire agli utenti della piattaforma di dating un servizio migliore. Se così possiamo dire, più concreto che virtuale. Intervistata da Giornalettismo, la manager della nuova app arrivata anche in Italia, ha raccontato il suo percorso personale e ci ha spiegato come questo possa intrecciarsi con il suo lavoro.

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Logan Ury ha spiegato i meccanismi scientifici che si trovano dietro a Hinge

«Sono una scienziata comportamentale – ha spiegato Logan Ury a Giornalettismo – diventata dating coach, che ha trascorso anni a studiare come i nostri comportamenti e le nostre decisioni ci aiutano (o ci ostacolano) nella ricerca dell’amore. Nel 2021 ho pubblicato il libro How to Not Die Alone, che esplora la scienza che sta dietro alla ricerca dell’amore. In precedenza ho studiato psicologia all’Università di Harvard».

Ecco, dunque, come i suoi studi e le sue ricerche possono applicarsi efficacemente al sistema individuato da Hinge per assicurare ai suoi utenti una esperienza sulla piattaforma che possa soddisfare due esigenze: ottenere un match e farlo in maniera sicura. «Nel mio ruolo attuale – ci dice -, in qualità di Director of Relationship Science, lavoro con un team di ricercatori per studiare gli appuntamenti nello scenario contemporaneo. Forniamo indicazioni basate su dati concreti per aiutare gli utenti a trovare l’amore. Oltre ai dati dei sondaggi, analizziamo il comportamento effettivo delle persone durante l’utilizzo dell’app. Studiando le persone che hanno raggiunto il proprio obiettivo, siamo in grado di insegnare ad altri come riuscirci a loro volta».

I dati, dunque, al centro del sistema di gestione delle relazioni virtuali. Hinge, da questo punto di vista, può contare su uno strumento da premio Nobel: «L’algoritmo di Hinge è progettato specificamente per presentare ai single i potenziali partner che più possono interessare in base anche alle proprie preferenze/esigenze, come ad esempio la distanza geografica, i progetti familiari e le abitudini – ha spiegato Logan Ury -. Il nostro algoritmo, insieme a profili particolarmente accurati, aiuta gli utenti che risultano compatibili a creare legami più rapidamente, uscire insieme e quindi capire se “c’è chimica”. Oltre al nostro algoritmo, presentiamo quindi agli utenti anche il loro match “più compatibile”. Grazie a una combinazione di machine learning e dell’algoritmo di Gale-Shapley, vincitore del premio Nobel, “Most Compatible” abbina agli utenti la persona con cui hanno maggiori probabilità di avere un primo appuntamento speciale».

Gli elementi che caratterizzano Hinge

Il vero valore aggiunto di Hinge è fondato sulla consapevolezza che, dietro a ogni account, ci sia una persona. Per questo motivo, in base a quello che è stato riportato dalla director of Relationship Science, gli utenti scelgono Hinge: «Le persone sono più di una semplice foto profilo – ha ricordato Ury -. Ecco perché l’app di Hinge è stata progettata per consentire agli utenti di mostrare la loro vera personalità. Avendo la possibilità di creare profili accurati, gli utenti di Hinge possono trovare persone con interessi e stili di vita allineati. In definitiva, quanto più è facile trovare persone con cui si è compatibili, tanto prima si potrà uscire per un appuntamento vero e proprio, ed è qui che avviene la vera magia». Sulla base di queste premesse – e, soprattutto, considerando il valore dell’inclusività che permette agli utente della piattaforma di poter selezionare 50 opzioni di genere o, in alternativa, di scriverlo manualmente – ecco che Hinge va a ottenere dei risultati notevoli: «A livello globale, Hinge organizza un appuntamento ogni 3 secondi e i single della Gen Z sono il nostro segmento di utenti in più rapida crescita. Poiché gli utenti di tutto il mondo usano Hinge per creare legami profondi, siamo entusiasti di portare la piattaforma in Italia. Del resto, negli ultimi 12 mesi Hinge si è espansa in tutta Europa, lanciando l’app nelle rispettive lingue in Germania, Francia e Svezia. L’espansione è proseguita nel 2023 con il lancio in Italia, appunto, e Spagna. A marzo, Hinge è stata inoltre la seconda app di incontri più scaricata nel Regno Unito, secondo Sensor Tower (azienda leader di informazioni di mercato e metriche di performance a livello aziendale, ndr), e rimane una delle prime tre app in molti altri mercati chiave, tra cui la Germania e i Paesi nordici».

La differenza tra Hinge e il resto delle app di incontri sta proprio nell’elemento dell’intenzionalità degli appuntamenti, un concetto che è stato favorito il più possibile dalla struttura della piattaforma: «La nostra app – conclude Logan Ury – è incentrata sul dating intenzionale e il nostro metro di misura per il successo è il numero di appuntamenti a cui partecipano i nostri utenti, che li giudicano più che positivi. Hinge è l’unica app di incontri che valuta il successo degli appuntamenti della sua community con il sondaggio proprietario “Incontro dal vivo”. Lo inviamo agli utenti in-app pochi giorni dopo che si sono incontrati e chiediamo se il loro partner è il tipo di persona che vorrebbero rivedere. Questi dati sono unici e ci permettono di fornire consigli migliori per aiutare le persone a creare legami significativi».

 

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