Quali sono le cosiddette app di dating per ricchi?

Dopo le nozze di Simone Biles con un celebre giocatore della NFL americana conosciuto su Raya si è parlato molto delle cosiddette app di dating per ricchi

30/04/2023 di Redazione Giornalettismo

Esistono delle app dating per ricchi e, di recente, sono salite alla ribalta. La ragione? Simone Biles, la ginnasta, si è sposata con Jonathan Owens – star della Lega di football americana (National Football League) – conoscendolo su Raya. Di questa applicazione – che ha liste di attesa lunghissime per entrare e criteri ben precisi legati anche alla popolarità sui social – si è parlato tanto. Chi c’è all’interno? Quanto costa fare match o, ancora, scambiarsi dei DM? Agli utenti di Tinder sembra assurdo ma ci sono app, come Raya, sulle quali si paga anche solo per scambiarsi messaggi.

Come funzionano Raya e le app dating per ricchi

Nel monografico di Giornalettismo dedicato a questo tema abbiamo parlato delle app di dating “riservate” – per modo di dire – ai ricchi. Tra quelle più utilizzate da personaggi pubblici e molto seguiti sui social troviamo Raya. Questa applicazione, come le altre simili per dinamiche, non è molto pubblicizzata poiché punta a creare un club ristretto e una cerchia esclusiva di persone iscritte.

Essa vive e si alimenta grazie a un passaparola silenzioso e per superare la coda della selezione all’ingresso occorre essere “raccomandato” da un membro già iscritto. Dunque, Tinder senza essere Tinder, con costi di abbonamento (e non solo) piuttosto elevati. Il mondo digitale è ricco di applicazioni simili (per fare qualche nome: Inner Circle, Luxydating e Millionaire Match) e sono tutte accomunate da due dettagli: una lunga lista d’attesa e la poca trasparenza sui requisiti per poter accedere. E anche Tinder, la più nota e comune delle dating app, sta pensando di dare vita a #TinderVault, un upgrade per entrare a far parte di una cerchia ristretta per i match.

Ma l’amore non dovrebbe andare oltre questo? Non dovrebbe superare i principi di “ricchezza” e “posto in società”? Ne abbiamo parlato con lo psicoterapeuta e psicologo Matteo Radavelli, approfondendo i meccanismi che spingono le persone a voler entrare in questi club digitali con selezione all’ingresso.

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