Quali sono i requisiti per entrare nell’elenco delle “agenzie di stampa di rilevanza nazionale”

Secondo quanto scritto nel DPCM pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ci sono alcuni parametri da rispettare

03/08/2023 di Enzo Boldi

L’avviso è stato pubblicato nell’ultimo giorno di luglio, ma l’invio delle richieste per l’iscrizione all’elenco delle Agenzie di stampa di rilevanza nazionale potrà esser fatto solo a partire dal prossimo 12 agosto. Da quel momento, ed entro il 30 settembre, tutte le agenzie potranno chiedere dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria (DIE) guidato dal senatore Alberto Barachini, l’accesso a questa “lista” che, tra le tante cose, prevede anche dei finanziamenti pubblici. Questo è quanto previsto dal DPCM firmato l’11 luglio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 dello stesso mese, con tutti i contenuti di questa attesa riforma.

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L’avviso spiega come questo elenco sia previsto all’interno di una fase transitoria triennale (con inizio al 1° gennaio 2024 e conclusione al 31 dicembre del 2023), con le agenzie di stampa che dovranno presentare – entro il 30 settembre – la propria domanda per l’iscrizione a questo elenco che, di fatto, diventa fondamentale per usufruire di un contributo pubblico (che sarà erogato dal Mise) per garantire la loro indipendenza economica. Molti dei fattori relativi all’inserimento in questo elenco (che prevede l’utilizzo – totale – del 65% dei fondi messi a disposizione dal DIE) fanno riferimento al personale assunto.

Agenzie di rilevanza nazionale, i requisiti per accedere all’elenco

Come si legge nell’articolo 2 del DPCM (poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale) i requisiti per accedere all’elenco delle Agenzie di rilevanza nazionale sono 7:

  • la disponibilità di un numero di giornalisti, assunti a tempo pieno e indeterminato, pari a non meno di cinquanta;
  • la corresponsione ai giornalisti di una retribuzione non inferiore alla soglia minima stabilita dal contratto collettivo nazionale del comparto giornalistico;
  • la capacità di garantire giornalmente un numero minimo di lanci pari a quattrocento con un loro frazionamento non superiore a due lanci;
  • la comprovata idoneità a dislocare in modo continuativo i propri giornalisti sul territorio nazionale in modo da assicurare un’adeguata capillarità nella raccolta delle informazioni primarie;
  • il possesso di un bilancio, certificato da parte di società di revisione iscritte all’albo CONSOB, che per almeno la metà sia alimentato da risorse acquisite per attività svolte a favore del settore privato e comunque sul mercato;
  • l’istituzione, almeno al momento della presentazione dell’istanza di iscrizione all’elenco di cui all’articolo 1, della figura del Garante della informazione avente la funzione di assicurare la qualità delle informazioni ed impedire la diffusione di fake news, avente provata professionalità, esperienza, imparzialità e senza una pregressa appartenenza all’Agenzia presso cui opera;
  • il possesso di un rating di legalità di cui all’articolo 5-ter del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, così come modificato dall’art. 1, comma 1-quinquies, del decreto-legge 24 marzo 2012, n. 29, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 maggio 2012, n. 62.

I primi quattro punti fanno riferimento proprio alle figure dei giornalisti e della loro professione: dall’assunzione (non meno di 50) a tempo indeterminato, a contratti che rispettino i minimi tabellari previsti, per arrivare al numero minimo di lanci (400 e non più 1.200, frazionati per un massimo di due “articoli”) e la dislocazione sul territorio di queste figure. Il quinto punto, invece, riguarda il bilancio certificato. L’ultimo punto fa riferimento al rating di legalità, ovvero una scala di punteggi (da 1 a 5) in base a cinque parametri:

  • la trasparenza del processo di produzione delle notizie;
  • l’accuratezza delle notizie;
  • la tutela della privacy dei soggetti delle notizie;
  • la tutela della libertà di informazione;
  • la tutela del pluralismo informativo.

A tutto questo si aggiunge l’inserimento di una figura “esterna” che dovrà agire in qualità di Garante della informazione che dovrà impedire la pubblicazione di notizie non vere. Oltre a tutto ciò, ci sono anche alcuni parametri premianti per incentivare la qualità e l’efficienza delle Agenzie di rilevanza nazionale:

  • l’adozione di una politica di reclutamento che privilegi l’assunzione di giornalisti con una età anagrafica non superiore ai trentacinque anni;
  • la comprovata disponibilità all’assunzione di giornalisti che, a seguito di operazioni di ristrutturazione aziendale o accorpamenti tra Agenzie, abbiano perso l’occupazione divenendo esuberi;
  • l’approntamento di programmi di investimento in tecnologie innovative che permettano l’effettivo miglioramento delle performance;
  • d) la comprovata possibilità di intrattenere rapporti di collaborazione con Agenzie estere che non si sostanzino in una mera attività di traduzione e distribuzione di notizie;
  • la capacità e frequenza nell’accedere a fonti di informazioni specializzate, quali, ad esempio, quelle prodotte dalla Ragioneria generale dello Stato, dall’Istituto nazionale di statistica (Istat), dall’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Ocse), dall’Organizzazione delle nazioni unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco), nonché dagli altri organi ed enti pubblici che istituzionalmente producono ed elaborano informazioni.

Non si tratta di requisiti strutturali per l’accesso all’elenco delle Agenzie di rilevanza nazionale, ma di parametri premianti. L’occhio cade, ovviamente, sulle assunzioni (con contratti regolari, secondo i minimi tabellari) di giornalisti under 35. Questo è uno degli aspetti che porta a una controversia evidenziata dalla FNSI. Ovvero il rischio che con le (giuste e sacrosante) assunzioni di più giovani, vengano messi in disparte tutti quei giornalisti che da anni lavorano con contratti di collaborazione o Partita IVA.

Le scadenze

Per poter accedere a questo elenco, ci sarà tempo (a partire dal 12 agosto) fino al 30 settembre del 2023. Chi non avrà i requisiti previsti dai parametri strutturali delle Agenzie di rilevanza nazionale, secondo quanto indicato dal DPCM pubblicato in Gazzetta ufficiale, entro la scadenza, non potrà entrare nell’elenco. Almeno per quest’anno. Ogni 12 mesi, infatti, sarà effettuata una nuova verifica per controllare la sussistenza e la permanenza di quei requisiti all’interno delle redazioni delle Agenzie di Stampa. Chi è già iscritto dovrà mantenere quegli “standard” per poter continuare a usufruire di quei fondi pubblici messi a disposizione dal DIE. Chi, invece, vorrà provare a entrare in quell’elenco, ma oggi non è in possesso di quei requisiti, dovrà correre ai ripari.

 

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