La soluzione di Meta? Facebook e Instagram e pagamento (senza pubblicità)

La controversia dopo la decisione del Garante Privacy europeo sullo stop alla raccolta dei dati per la pubblicità comportamentale, secondo l'azienda di Zuckerberg, era già stata risolta con un paio di soluzioni già attive

03/11/2023 di Enzo Boldi

Se ne era parlato già all’inizio di ottobre, anche se dall’azienda di Menlo Park erano arrivate solo timide conferme. Da qualche giorno, però, quelle indiscrezioni rilanciate da molti organi di stampa sono diventate realtà: Meta ha dato il via libera all’abbonamento per accedere e navigare su Facebook e Instagram senza pubblicità. L’iniziativa, come noto, è arrivata al culmine di una lunga controversia sulla raccolta (ma anche sul trasferimento) dei dati degli utenti iscritti e la relativa targettizzazione per “offrire” (le virgolette sono d’obbligo) annunci personalizzati in base alla propria esperienza di navigazione. Per il momento, stando alla decisione urgente e vincolante dell’EDPB (European Data Protection Board, il Comitato Europeo per la protezione dei dati), questa soluzione non sembra essere sufficiente.

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Il Comitato dei Garanti Privacy Europei si è mosso dopo una lunga serie di segnalazioni. La spinta maggiore, anche la più recente, è arrivata dal Garante norvegese che nell’agosto scorso ha inflitto una sanzione di circa 90mila euro al giorno nei confronti di Meta. Multa da pagare fino a quando l’azienda di Mark Zuckerberg non smetterà di raccogliere i dati degli utenti per profilarli e inviare loro (nel feed di Instagram e Facebook) pubblicità personalizzata. Ora è arrivato lo stop alla pubblicità comportamentale, ma da Menlo Park si reputa questa decisione esagerata e non in linea con le ultime soluzioni messe in piedi dall’azienda per quel che riguarda i suoi due principali social network.

Abbonamento Facebook e Instagram, la risposta di Meta

Un portavoce di Meta, infatti, ha ribadito come la novità dell’abbonamento Facebook e Instagram per poter navigare su entrambe le piattaforme (da desktop o da app) sia la soluzione a questa atavica controversia:

«Meta ha già annunciato che daremo alle persone nell’UE e nello Spazio economico europeo (SEE) l’opportunità di dare il proprio consenso e, a novembre, offriremo un modello di abbonamento per conformarsi ai requisiti normativi». 

Dunque, pagare per non vedere la pubblicità profilata in base ai propri dati e alle proprie abitudini di navigazione social è – secondo Meta – la soluzione al problema sollevato da anni da molti attivisti e da molti esperti di protezione e tutela della privacy online.

I costi dei vari piani

In attesa di capire come si evolverà la situazione – che, per l’ennesima volta, potrebbe modificare radicalmente il paradigma del funzionamento delle piattaforme social (perché Meta è solo una delle tante aziende nel mirino dei Garanti Privacy europei), la soluzione dell’abbonamento Facebook e Instagram non sembra aver attirato l’attenzione degli utenti. Ancora è presto per stilare un bilancio, ma alcuni sondaggi online hanno messo in evidenza la non intenzione degli iscritti di versare un obolo mensile all’azienda di Zuckerberg per navigare senza profilazione. Dunque, senza pubblicità. Ma di che prezzi stiamo parlando? Come si legge sul blog di Meta:

«Le persone in questi paesi potranno abbonarsi a pagamento per utilizzare i nostri prodotti senza pubblicità. A seconda di dove lo acquisti costerà 9,99 €/mese sul web o 12,99 €/mese su iOS e Android. Indipendentemente da dove acquisti, l’abbonamento verrà applicato a tutti gli account Facebook e Instagram collegati nel Centro account di un utente. Come accade per molti abbonamenti online, i prezzi iOS e Android tengono conto delle tariffe che Apple e Google addebitano attraverso le rispettive politiche di acquisto. Fino al 1 marzo 2024, l’abbonamento iniziale copre tutti gli account collegati nel Centro account di un utente. Tuttavia, a partire dal 1° marzo 2024, verrà applicata una tariffa aggiuntiva di 6 €/mese sul Web e 8 €/mese su iOS e Android per ogni account aggiuntivo elencato nel Centro account di un utente». 

Ovviamente, non ci sarà alcun obbligo di sottoscrivere un abbonamento per navigare sulle due piattaforme social. Ma è questa la soluzione? Secondo l’EDPB no, perché il trattamento dei dati per la pubblicità comportamentale è vietato e non può essere “evitato” solamente dietro il pagamento di una sottoscrizione mensile.

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