Giuseppe Conte annuncia l’inizio della ripresa delle attività il 4 maggio, ma seguendo «peculiarità territoriali»

21/04/2020 di Enzo Boldi

Con un messaggio pubblicato sulla propria pagina Facebook, Giuseppe Conte ha annunciato la ripresa graduale delle attività a partire dal prossimo 4 maggio. Il Presidente del Consiglio ha detto che è impensabile anticipare i tempi e ha parlato di riapertura graduale e in base a «peculiarità territoriali». Ogni regione, in sintesi, avrà delle indicazioni sul come, quando e quali attività (non solo lavorative) riaprire alla data di scadenza del Dpcm.

LEGGI ANCHE > Pierpaolo Sileri e il dietrofront sull’attività sportiva (individuale) all’aperto per 40 minuti

«Dobbiamo agire sulla base di un programma nazionale, che tenga però conto delle peculiarità territoriali. Perché le caratteristiche e le modalità del trasporto in Basilicata non solo le stesse che in Lombardia. Come pure la recettività delle strutture ospedaliere cambia da Regione a Regione e deve essere costantemente commisurata al numero dei contagiati e dei pazienti di Covid-19. È per questo che abbiamo gruppi di esperti che stanno lavorando al nostro fianco giorno e notte», scrive il presidente del Consiglio.

Il 4 maggio e le attività riaperte secondo peculiarità territoriali

«Molti cittadini sono stanchi degli sforzi sin qui compiuti e vorrebbero un significativo allentamento di queste misure o, addirittura, la loro totale abolizione – prosegue il Presidente del Consiglio -. Vi sono poi le esigenze delle imprese e delle attività commerciali di ripartire al più presto. Mi piacerebbe poter dire: riapriamo tutto. Subito. Ripartiamo domattina. Questo Governo ha messo al primo posto la tutela della salute dei cittadini, ma certo non è affatto insensibile all’obiettivo di preservare l’efficienza del sistema produttivo. Ma una decisione del genere sarebbe irresponsabile. Farebbe risalire la curva del contagio in modo incontrollato e vanificherebbe tutti gli sforzi che abbiamo fatto sin qui. Tutti insieme».

I lavoratori e i mezzi pubblici

La data del 4 maggio si avvicina e le comunicazioni ufficiali in merito arriveranno nel corso di questa settimana: «Non possiamo limitarci a pretendere, da parte della singola impresa, il rispetto del protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro che pure abbiamo predisposto per questa epidemia. Dobbiamo valutare anche i flussi dei lavoratori che la riapertura di questa impresa genera. Le percentuali di chi usa i mezzi pubblici, i mezzi privati, in quali orari, con quale densità. Come possiamo garantire all’interno dei mezzi di trasporto la distanza sociale? Come possiamo evitare che si creino sovraffollamenti, le famose ‘ore di punta’? Come favorire il ricorso a modalità di trasporto alternative e decongestionanti? Abbiamo conseguito risultati importanti, che in altri Paesi stanno studiando. Dobbiamo consolidare questi risultati anche in questa nuova fase. Questo programma deve avere un’impronta nazionale, perché deve offrire una riorganizzazione delle modalità di espletamento delle prestazioni lavorative, un ripensamento delle modalità di trasporto, nuove regole per le attività commerciali».

(foto di copertina: da pagina Facebook di Giuseppe Conte)

Share this article