Su Telegram l’estrema destra si organizza per scendere in piazza il prossimo 25 aprile

Una protesta in una data simbolica, in un 25 aprile che – ultimamente – viene sempre più violato da iniziative di questo genere. L’estrema destra italiana si sta organizzando su Telegram per scendere in piazza proprio nel giorno della Liberazione. Nulla, però, a che vedere con l’esaltazione della resistenza italiana e sulla liberazione dal nazifascismo. La scelta del 25 aprile sembra quasi una provocazione: si invitano le persone a scendere in piazza a partire dalle 17 per riprendersi i propri spazi di libertà che sarebbero stati limitati dal lockdown.

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25 aprile Telegram, il tentativo di proteste dell’estrema destra

«Siamo – si legge nella nota pubblicata sull’app di messaggistica a corredo dell’evento – quella parte d’Italia che non si arrende, quella parte della popolazione che non è più succube di mainstream e continue violenze psicologiche, quella parte di popolazione che vuole chiarezza e verità da parte di veri esperti e non dai soliti noti virologi di poco conto e task force inadeguate. Prepariamoci senza violenza, scendiamo in strada con cartelloni e manifesti, con fischietti e megafoni, con le auto e clacson, senza nessun simbolo politico. Uniamoci sotto il nostro tricolore per amore nostro e del nostro paese, tutti uniti italiani e stranieri come un unico popolo, un popolo sovrano!».

Insomma, le piazze del 25 aprile – che ques’anno resteranno vuote a causa delle norme restrittive per contenere il contagio da coronavirus – rischiano di essere prese d’assalto da manifestanti di estrema destra che ritengono che le attuali misure di contenimento siano violazioni della libertà personale. Per questo motivo hanno lanciato sui social network l’hashtag #ilnuovo25aprile e stanno fomentando i propri followers organizzando chat dedicate su Telegram, un servizio di messaggistica sempre più al centro di polemiche.

25 aprile Telegram, gli altri tentativi di violazione del lockdown

Iniziative dell’estrema destra per la violazione della quarantena non sono una novità. Nei giorni precedenti alla Pasqua, Forza Nuova aveva organizzato una sorta di processione con destinazione Piazza San Pietro per partecipare alla messa della solennità cristiana. Inoltre, in tanti gruppi Facebook e in tante pagine dedicate, si sta diffondendo sempre di più una sorta di idea complottista in merito alle misure di contenimento contro il coronavirus che, secondo gli animatori di questi spazi, sarebbe molto meno grave di quanto si voglia far immaginare. Un’idea del genere è pericolosa di per sé, mentre l’accostamento di questa protesta con il 25 aprile è davvero oltraggioso per la memoria storica del nostro Paese

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