Roberto Benigni e il Cantico dei Cantici: «Non è la guerra, è l’amore e l’erotismo che fanno paura»

Roberto Benigni entra all’Ariston con la banda. E non è una metafora. I 40 minuti di performance del premio Oscar rispondono allo stesso copione di sempre: la parte scherzosa con il conduttore (questa volta Amadeus), le battute di satira politica (con una stoccata a Salvini) e poi la letteratura. Questa volta, a essere prima spiegato e poi declamato è il passo biblico (ma in realtà, la versione proposta è antecedente alle Sacre Scritture) del Cantico dei Cantici. L’inno all’amore carnale per eccellenza, nel testo Sacro che vede proprio quell’amore carnale come un peccato.

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Le battute di Roberto Benigni su Salvini

“Presentai Sanremo nel 1980 – ha iniziato Benigni -, ora potrebbe andare anche in pensione per quota 100. Quest’anno è anche il centenario per Alberto Sordi e Federico Fellini due grandi artisti. Il mio festival lo vinse Toto Cutugno. Al Festival si può votare via sms, via social, ma anche Via Citofono dicendo “Qui c’è gente che canta?”. Hai avuto pieni poteri, Amadeus, con il 53% di share. Una mia canzone una volta venne scartata da Sanremo, sono un grande fan e non ne ho perso uno da quando sono piccolino”.

Benigni ha affermato che gli avrebbe fatto molto piacere cantare: “Io potrei  venire ai Soliti Ignoti su Sanremo, le so tutte”. Abbiamo avuto grandi cantanti come Patty Pravo che sembrava uscita da una fiaba, la Vanoni, la Zanicchi, Mina, poi quelle misteriose come Rosanna Fratello con cui bisognava stare anche due passi indietro con sette fratelli”.

Roberto Benigni spiega il Cantico dei cantici

“Mi sono chiestoquale fosse la canzone più bella della storia di Sanremo, ho trovato una canzone che non è mai stata fatta la cover. La canzone delle canzoni è il cantico dei cantici che sta nella Bibbia. È la canzone più bella nella storia  dell’umanità. The Song of Songs in inglese, parla di amore fisico di due giovani. Non c’è canzone più ardente di questa. È come se avessimo Yesterday o Imagine e non l’avesse mai fatta nessuno. Io sono emozionato e mi batte forte il cuore. Esalta l’amore fisico ed è il più semplice intreccio che esiste al mondo. È come se vi presentassi un pezzo della Cappella Sistina. Questa è la prima canzone scritta nell’umanità. Un famoso rabbino disse che tutto il mondo non valeva il giorno in cui questa cazone è stata donata all’umanità.

È come se noi qui a Sanremo avessimo sentito una canzone bella, ma talmente bella che non potevamo farla. La  sua presenza nella bibbia è curiosa perché è piena di cose molto forti. Per tenerlo nella Bibbia perché imbarazza ancora si sono inventati delle cose. Si  sono inventati  che l’autore era Salomone, hanno detto interpretazioni allegoriche per tenere nascosto il messaggio d’amore. C’è un momento in cui il protagonista pernotta tra i seni di lei. Per nasconderlo hanno dett ocìù. È visto dal punto di vista femminile, la protagonista è una donna e molti autorevoli commentatori pensano che l’autore sia una donna. 2400 anni fa una donna avrebbe scritto una cosa scandalosa, il libro più santo e bello della Bibbia.

Roberto Benigni: «L’amore e l’erotismo fanno paura»

Il Cantico dei cantici è qualcosa di santo. Prima l’amore fisico era un peccato, ora si scopre che la sacra scrittura benedice l’amore carnale. Pensate alla Bibbia piena di espressioni di dolore mentre qui la violenza meravigliosamente scompare. Lo volevano levare perché ci sono cose che fanno più paura della violenza: l’amore, la dolcezza, l’erotismo fanno paura altro che le guerre. L’amore visto come frammento dell’infinito, è il tema di Sanremo e di tutte le canzoni. Io ve lo dico non esiste vita umana che almeno per un momento sia stata immortale. Lo sapete tutti quanto è come.

Noi che abbiamo avuto in dono lo scherzo di nascere, uno scherzo glorioso di cui non sapevamo il motivo. È per l’amore che facciamo sempre poco, ora si vedono i filmini erotici e Bisogna fare l amore. Io mi spoglierei e farei l’amore qua diretto dal maestro vessicchio. Uno ha bisogno di fare l’amore, è una conquista. Il cantico è il libro del desiderio, narra di una coppia che si ama e rappresenta tutte le coppie in ogni parte del mondo. La donna con il suo uomo, l’uomo con la donna, la donna con la donna, l’uomo con l’uomo, rappreeenta chiunque ama. L’amore è il luogo dove il mistero si dissolve».

«Spero che rimaniate travolti dall’incanto, ora vi faccio un trailer. M sono fatto aiutare perché non è facile trovare una versione che vada bene a tutti e mi sono valsk di grandi poeti come Cesare Angelina, Gianfranco Ravasi è questa è una versione che non troverete perché è anteriore prima di tutte le revisioni. Questo è il testo primitivo del cantico, perché dopo sono stati attenuati tutti i Termini erotici. Inizia i baci, poi descrive il corpo di lei poi lei fa un sogno erotico, lui poi scompare. Poi quando lo ritrova lo descrive in parole indimenticabili e si lanciano in un inno all’amore che nkn dimenticherete e sale sempre di tono. L’amore è la realtà vera e vince anche sulla morte. Una cosa indimenticabile. Due espressioni non comuni sono “lei dice che è un grappolo di Cipro il mio diletto nella vigna sopra a me”, il profumo più bello è quello dei loro corpi che si intrecciano. Parla del diletto disteso sul monte di venere come un grappolo di cipro, poi dirà che è come un così di mirra. Lei desidera il frutto del suo sesso nella sua bocca, è molto diretto. Poi dice penetra e pianta lo stendardo. Il cantico dei cantici è un diamante in ogni parola, chi lo ha scritto lavorava per l’eternità. Ci ha consegnato un diadema pronto ad essere indossato ancora una volta dopo 2400 anni. Queste parole si oposqno sui nostri corpi e nelle anime».

 

 

 

 

 

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