Zuckerberg guarda Facebook e pensa ad un metaverso online

Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg ha esposto la sua idea di trasformare il social network da una rete di social media in un metaverso aziendale nei prossimi cinque anni

23/07/2021 di Giorgia Giangrande

Recentemente il CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha esposto la sua idea di trasformare Facebook da una rete di social media in un «metaverso aziendale» e intende attuare tale trasformazione nei prossimi cinque anni.

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Cos’è un metaverso

Anzitutto è importante spiegare di cosa stiamo parlando. Un metaverso è un mondo online dove le persone possono giocare, lavorare e comunicare in un ambiente virtuale, spesso utilizzando cuffie VR (realtà virtuale). Come spiega BBC News, il concetto di metaverso è popolare tra le aziende tecnologiche, le quali credono che potrebbe essere un nuovo internet in 3D, collegando mondi digitali dove la gente frequenta la realtà virtuale. Le origini del termine provengono dal romanzo di fantascienza Snow Crash di Neal Stephenson del 1992, dove il metaverso serviva come successore di internet basato sulla realtà virtuale. Le aziende tecnologiche hanno cercato di implementare elementi del metaverso in giochi popolari come Animal Crossing, Fortnite e Roblox.

Perché Zuckerberg pensa al metaverso Facebook

Il CEO di Facebook l’ha descritto come «un internet incarnato dove – invece di visualizzare semplicemente il contenuto – ci sei dentro» e sempre a The Verge ha detto che la gente non dovrebbe vivere attraverso «piccoli rettangoli incandescenti», ovvero i nostri smartphone. Per lui, che è l’inventore per eccellenza della connessione virtuale tra le persone, «non è proprio così che le persone sono fatte per interagire», ha detto in riferimento alla dipendenza dai telefoni cellulari. E Zuckerberg è critico anche nei confronti della moltitudine di riunioni, in cui si è costretti a guardare «una griglia di facce su uno schermo». Lui ritiene che non sia questo il modo giusto per elaborare le cose.

Qual è dunque la luce tra tutte queste ombre? Un’applicazione basata sul metaverso, appunto, che è un modo per «sentirti presente con altre persone come se fossi in altri luoghi, facendo esperienze diverse che non potresti necessariamente vivere su un’app 2D o su una pagina web, come ballare, per esempio» ha detto.

«Guarda lontano e anche quando pensi di star già guardando lontano, guarda ancora più lontano», questa è una citazione di Baden Powell, che chiamiamo in causa in quanto esemplifica l’atteggiamento di Mark Zuckerberg, che ad oggi non sembra porre limiti ai suoi obiettivi.

 

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