Youtube non rimuoverà il video live streaming di tre ore della sparatoria a Boulder

Dopo aver valutato il caso Youtube ha deciso di non rimuovere il video, considerato rilevante a livello giornalistico, applicando solo un limite di età

23/03/2021 di Ilaria Roncone

Youtube ha deciso di non rimuovere il live streaming della sparatoria di massa a Boulder, Colorado, della durata di tre ore nella quale sono rimaste uccise dieci persone. Il responsabile, che è stato arrestato dalla polizia americana, non avrebbe agito con movente terroristico secondo i media americani poiché la questione è ancora in mano alla polizia locale e non all’FBI. Nonostante le tante critiche al contenuto, Youtube ha rilasciato un’intervista affermando che «sebbene i contenuti violenti destinati a scioccare o disgustare gli spettatori non siano consentiti su YouTube, consentiamo video con abbastanza notizie o contesto documentario». Sarebbe proprio questo il caso, secondo la valutazione, del video sparatoria Boulder.

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Video sparatoria Boulder: «Applicati limiti di età»

La portavoce di Youtube ha spiegato a The Verge che il social «ha applicato un limite di età ai contenuti e continuerà a monitorare la situazione». Il live streaming ha raggiunto in diretta un picco di 30 mila persone – secondo quanto riporta Vice – e da quel momento è stato visualizzato quasi 600 mila volte. Ad aver filmato live tutto quanto è stato Dean Schiller, che è partito con la diretta all’interno del supermercato immediatamente dopo l’attacco. Nonostante le richieste incessanti della polizia, che gli ha domandato di andarsene, l’uomo ha proseguito.

Le critiche da parte del pubblico

Già in passati Schiller ha avuto a che fare con la polizia affermando di fare citizen journalism, ovvero giornalismo partecipativo – quando il lettore diventa giornalista grazie alle potenzialità dei nuovi media, proprio come in questo caso -. Nel 2019 è stato arrestato insieme a un cameraman per aver girato intorno alla prigione di Boulder una serie di video che riprendevano atti presunti di cattiva condotta da parte degli agenti. Le critiche che gli sono arrivate per questa live stream sono state moltissime, una più giusta dell’altra se si pensa anche solo alle incessanti richieste della polizia di smettere di filmare.

Non aver chiamato il 911, non aver aiutato le persone a fuggire dall’edificio, aver fatto speculazione sul movente del killer, aver rivelato le tattiche della polizia filmandole – come era successo durante l’attacco terroristico a Vienna lo scorso novembre – e aver filmato i corpi delle vittime: una serie di osservazioni non da poco che però, a quanto pare, non hanno toccato né lo streamer né Youtube, che ha deciso di lasciare il contenuto al suo posto.

Il tema è delicato e social come Facebook e Youtube – utilizzati spesso e volentieri per trasmettere dirette live di attacchi terroristici e sparatorie anche in passato – devono fare i conti con ogni caso singolarmente. Il presupposto è che vanno distinti contenuti giornalisticamente rilevanti e contenuti che danno eccessiva visibilità ad atti di violenza che potrebbero anche essere emulati.

(Immagine copertina a videoYoutube Bloomberg Quicktake: Now)

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