Volontario della Croce Rossa insultato perché nero: «Sporchi la divisa che indossi»

06/08/2019 di Redazione

C’era una festa di autofinanziamento a Loano, nel Savonese. Un volontario Croce Rossa nato in Ghana, Umar Ghuni, ha 25 anni. Sta distribuendo bruschette e gadget sul lungomare, in modo tale da ottenere qualche soldo in cambio, da mettere nel fondocassa comune per l’acquisto di una nuova ambulanza per la locale sezione della Croce Rossa.

Volontario Croce Rossa: la reazione della gente di Loano

Da diverso tempo, Umar Ghuni si dedica al volontariato. Ma quella sera, sul lungomare di Loano, si sente dire da qualcuno: «Sporchi la divisa che indossi». Il giovane originario del Ghana non reagisce. Del resto, fa sempre così quando gli rivolgono degli insulti razzisti. Secondo l’associazione locale della Croce Rossa non si tratta della prima volta che questi episiodi accadono.

«Ma quello che è più sconcertante – fanno sapere dalla presidenza della Croce Rossa di Loano – è la reazione di Umar Ghuni: quando gli dicono queste cose, fa spallucce, oppure sorride, e dice che è normale che gli facciano queste offere, visto il suo colore della pelle». Una situazione che gli stessi membri della Croce Rossa di Loano hanno definito inaccettabile.

Croce Rossa, la reazione dei vertici nazionali

La vicenda è stata commentata anche dai vertici nazionali della Croce Rossa: Francesco Rocca, infatti, ha affermato che «colpire chi porta soccorso significa annichilire la speranza». Intanto Umar continua a fare il suo lavoro e a prestare soccorso volontariamente: non saranno certo gli insulti razzisti a fargli cambiare idea.

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