«Viviana è caduta dal traliccio su cui era salita per cercare Gioele che si era allontanato»

La tesi è stata diffusa da uno dei legali della famiglia Mondello

21/08/2020 di Enzo Boldi

Nella giornata di ieri Daniele Mondello è stato chiamato a riconoscere gli indumenti ritrovati. In attesa degli esiti dell’autopsia sui resti ritrovati in un fossato tra i boschi di Caronia (e del test del Dna), gli inquirenti stanno trovando non poche difficoltà nell’individuare le cause che hanno portato alla morte di Viviana Parisi (il cui corpo senza vita è stato ritrovato sabato 8 agosto) e del piccolo Gioele. Claudio Mondello, legale della famiglia e cugino del padre del bambino, ha fornito una sua personale ricostruzione su cosa sia accaduto in quella maledetta mattina di lunedì 3 agosto.

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«È lecito ipotizzare quanto segue: il bambino sfugge alla vigilanza della madre e si allontana. Forse anche solo di pochi passi. Probabilmente qualcosa, in quello scenario di campagna, attira la sua attenzione oppure lo spaventa. La madre, terrorizzata, cerca disperatamente di trovarlo ma i suoi tentativi falliscono – scrive Claudio Mondello sul suo profilo Facebook -. Al fine di meglio orientarsi, quindi, decide di salire sul pilone della corrente e guadagnare una posizione di privilegio rispetto al luogo circostante. È vero che il traliccio è posto più in basso rispetto alla collina adiacente (circostanza che mi lasciava dubbioso su uno scenario di tale guisa) ma lo è, altresì, che è l’unica tipologia di struttura che consenta di guardarsi intorno a 360 gradi. È compatibile, pertanto, con l’idea di chi voglia perlustrare la zona limitrofa, probabilmente (così ipotizzo) per guadagnare il contatto visivo col bambino».

Viviana Parisi e l’ipotesi della caduta per cercare Gioele

Nessun omicidio-suicidio, dunque. Ma un incidente che, poi, ha portato alla more di Viviana Parisi e – successivamente, per altri fattori – a quella del piccolo: «Da quella posizione Viviana, finalmente, rintraccia Gioele: si affretta a scendere ma, probabilmente per evitare di perdere tempo, ritiene preferibile saltare. Questa scelta le è fatale». Secondo il legale, infatti, il bambino sarebbe deceduto successivamente, mentre la madre giaceva già in terra, senza vita, sotto quel traliccio tra i boschi di Caronia.

Il piccolo ucciso dagli animali

«È probabile che il bambino abbia vagato tra i boschi fino al momento in cui è incorso in un incontro funesto (forse un suino nero dei nebrodi; in zona ve ne sono molteplici sia da allevamento che allo stato brado)», conclude Claudio Mondello. Anche questa ipotesi, dunque, verrà messa al vaglio degli inquirenti.

(foto di copertina: da pagina Facebook di Daniele Mondello)

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