Il papà di Gioele: «I volontari lo hanno trovato in 5 ore e 70 uomini esperti ci hanno messo 15 giorni: ho dubbi»

L'uomo si è sfogato su Facebook al termine della giornata devastante

20/08/2020 di Gianmichele Laino

Il post è stato scritto al termine di una giornata devastante, trascorsa per la maggior parte in silenzio, prima di dare voce al dolore alla notizia del ritrovamento del corpo del piccolo Gioele. A sera, con la mente più lucida il papà Gioele, Daniele Mondello, ha scritto su Facebook per commentare quanto accaduto il 19 agosto nei boschi di Caronia, dove sono stati ritrovati dei resti del piccolo di 4 anni scomparso il 3 agosto insieme alla madre Viviana Parisi (il cui corpo era stato ritrovato circa una settimana dopo).

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Papà Gioele e i dubbi sulle ricerche degli inquirenti

«Dedico un ringraziamento particolare al Signore che ha trovato mio figlio – ha scritto Daniele Mondello -. Se non ci foste stati voi, chissà se e quando lo avremmo ritrovato. Cinque ore di lavoro di un volontario rispetto a 15 giorni di 70 uomini esperti, mi fanno sorgere dei dubbi oggettivi sui metodi adottati per le ricerche. La mia non vuole essere una polemica, ma la semplice considerazione di un marito e padre distrutto per la perdita della propria famiglia».

Papà Gioele e la giornata del ritrovamento del piccolo di 4 anni

I resti del bambino non possono offrire, al momento, un chiarimento ulteriore rispetto al mistero della sua scomparsa e della madre. Tra le altre cose, questi sono stati rinvenuti a circa 200 metri dal luogo dove era stata ritrovata Viviana Parisi, da un carabiniere in pensione (Giuseppe Di Bello). La domanda è: perché le ricerche condotte con gli strumenti più avanzati non hanno avuto modo di dare un risultato sicuro entro poche ore dal ritrovamento del corpo della donna? Gioele (e la madre) sono sempre stati lì dove effettivamente sono stati ritrovati?

Sarà il mistero nel mistero a cui dovranno dare una risposta gli inquirenti della procura di Patti che si sta occupando del caso. La famiglia Mondello ha bisogno di risposte. Il nonno del piccolo Gioele afferma: «Se lo avessero trovato prima, avremmo potuto salutare degnamente il piccolo. Adesso, invece, non possiamo nemmeno fare un riconoscimento».

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