La fantasiosa versione radiofonica di Virginia Raggi sullo Stadio della Roma

Mancano ancora diversi passaggi (che non dipendono dal club). Ma la sindaca dice che l'amministrazione ha fatto tutto

21/01/2021 di Enzo Boldi

Vinse le scorse elezioni capitoline promettendo di fare battaglia contro l’impianto di proprietà del club giallorosso. Ha inserito nella propria giunta alcuni assessore profondamente avversi al progetto Tor di Valle (prima di rimuoverli). Ha fatto andare a rilento tutte le procedure e la prima pietra non è mai stata messa. Eppure Virginia Raggi sullo Stadio della Roma va in radio a dire che la sua amministrazione ha fatto tutto quello che doveva fare e che ora tocca alla nuova proprietà giallorossa decidere se andare avanti. Ma, ovviamente, non è così.

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«Lo Stadio della Roma? Noi come amministrazione abbiamo fatto tutto quello che dovevamo – ha detto Virginia Raggi a ‘Strada facendo’, trasmissione radiofonica in onda su Rai Isoradio -. Adesso c’è una nuova proprietà che deve, dovrà portare avanti il progetto sul tavolo. Comunque si tratta di un progetto privato, noi come amministrazione siamo pronti ad ascoltare tutte le richieste della nuova proprietà». Ma siamo sicuri che questa ricostruzione della prima cittadina sia veritiera?

Virginia Raggi sullo Stadio della Roma, in radio dice cose non vere

La risposta è no. Come spiega il giornalista de Il Tempo Fernando Magliaro, che fin dall’inizio si è occupato – con tantissimi approfondimenti puntuali e ben mirati – del pandemonio (perché di questo si tratta) attorno allo Stadio della Roma (che, finora, è solo un costoso progetto su carta per via di tutti gli intralci incontrati nel corso degli anni), la prima cittadina si è dimenticata di dire come il lavoro da parte del Comune sia tutto fuorché terminato. Mancano, infatti, ancora la variante urbanistica e la convenzione urbanistica. Due passaggi fondamentali che devono essere approvati dall’assemblea capitolina.

La carta elettorale dell’impianto giallorosso

Dopo averlo combattuto (all’inizio, quando era all’opposizione), ora lo Stadio della Roma torna a essere la grande carta elettorale della ri-candidata sindaca pentastellata al Campidoglio. E nella capitale si attende ancora il voto previsto in Comune a Natale. Doveva essere il Natale scorso, ma ‘passata la festa, gabbato lo santo’. Anzi, gabbato lo stadio.

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