Su X e Telegram c’è chi specula sul video della morte in diretta di Inquisitor

Le due piattaforme, nel corso delle ultime ore, si sono riempite di post e canali in cui si afferma di essere in possesso del filmato

13/10/2023 di Enzo Boldi

I social è un ambiente virtuale in cui si palesa tutto il degrado del mondo reale. Perché oltre il dolore e la frustrazione per quel che è successo prima della morte del content creator 23enne di TikTok a Bologna (su cui è stata aperta un’indagine), occorre analizzare tutte quelle cornici che si vengono a creare all’interno di diverse piattaforme. Come già successo in passato, ci sono persone che speculano sulla morte di altre persone, dando vita a vere e proprie truffe digitali. Il caso del video della morte in diretta di Inquisitor è solo l’ennesima conferma di questo triste spartito.

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Quando, nella giornata di giovedì, la redazione di Giornalettismo ha iniziato a cercare online informazioni sulla storia del cosplayer e Tiktoker Inquisitor, è saltato all’occhio una dinamica piuttosto controversa che coinvolge altre due piattaforme: X e Telegram. Non sorprende visto i precedenti, ma fa comunque accapponare la pelle, la ripetizione di uno spartito che si era palesato anche in altre occasioni (e non solamente legate a fatti di cronaca): l’apparizione e la diffusione come funghi di post e canali in cui si “promette” all’utente di essere in possesso del video della morte in diretta di Vincent Plicchi.

Video morte Inquisitor, i fake su X

Una valanga di post su Twitter. Scrivendo sulla barra di ricerca “Inquisitor” (con e senza hashtag, ma anche InquisitorGhost o inquisitore3, il nickname utilizzato dal 23enne di Bologna su TikTok), ecco comparire una miriade di post (pubblicati da bot o profili rimasti silenti per anni) in cui vengono pubblicati link per poter visionare il video morte Inquisitor.

Non un solo post, ma migliaia. Utenti che hanno condiviso lo stesso identico messaggio, spammandolo e cercando di renderlo virale con uno stratagemma: auto-commentare per ingannare l’algoritmo attraverso un fittizio engagement. Infatti, prima che il clamore mediatico della notizia del suicidio del 23enne cosplayer di Bologna diventasse oggetto di approfondimenti giornalistici, tutti questi contenuti apparivano nella sezione “popolari” di X, cercando “Inquisitor”. Ovviamente, i link che abbiamo provveduto a oscurare sono fake e rimandano a contenuti di carattere pornografico.

Le truffe su Telegram

Ma questa dinamica, come spesso accade in queste situazioni, è riscontrabile anche su Telegram. Era successo già in passato, con altre vicende: la creazione di canali dedicati (o modificati ad hoc) in cui si annuncia la possibilità di poter visualizzare l’integrale del video morte Inquisitor in diretta su TikTok.

La dinamica è la stessa già raccontata per X. A differenze dalle altre volte, questo fenomeno di fake-link legati a una notizia si sta consumando molto più sulla piattaforma social che su quella di messaggistica istantanea. Il tema, però, è sempre lo stesso: utilizzare la viralità di un evento (anche se tragico) per truffare gli utenti. Al netto della quantomeno discutibile ossessione per la ricerca di contenuti di questo tipo.

La petizione per la skin

Parallelamente a questo disgustoso fenomeno, la community social (di TikTok, ma anche di altre piattaforme) degli appassionati di Call of Duty (e del cosplay, più in generale) hanno dato vita a una petizione per chiedere ad Activision – una delle aziende che collabora per lo sviluppo del videogioco – la creazione di una skin (ovvero la creazione di costumi, anche in forma digitale) in memoria di Inquisitor. Online, sempre sul portale change.org, ce ne sono due: una ha superato quota 32mila firme, mentre la seconda ha superato le 5mila adesioni ed è stata chiusa dopo quella che sembra essere una risposta da parte del Social Media Manager di COD: la skin si farà, anche se all’inizio erano contrari, dopo quella che viene definita una richiesta anche dalla famiglia di Vincent Plicchi. Dunque, si farà marketing e merchandising su questa tragedia?

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