I dubbi della sindaca di Campiglia Marittima sul video del gatto arrostito: «Un’ora dopo la condivisione era sulle pagine della Lega»

Nella giornata di oggi la sindaca di Campiglia Marittima, Alberta Ticciati, è stata intervistata da Controradio. Si è parlato di quel celebre video del gatto arrostito che ormai ha più di tre milioni di visualizzazioni e che, a ben vedere, presente una serie di punti non chiari. «Ci sono diverse incongruenze e i dubbi sorgono spontanei», ha detto la sindaca facendo riferimento al video gatto arrostito da uno straniero mentre una donna dà lui contro per un atto crudele nei confronti dell’animale, condannabile eticamente.

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I dubbi sul video gatto arrostito

L’intervista inizia con una considerazione della sindaca, che constata come sia «preoccupante che sempre più spesso invece di segnalare alle autorità competenti ci si soffermi a fare riprese e a segnalare sui social. La ripresa è stata fatta da un abitante del comune che ha dichiarato di trovarsi in quel momento nei pressi della stazione». Nel video, però, ci sono una serie di incongruenze: il gatto risulta essere già carbonizzato e il fuoco che avrebbe dovuto ridurlo in quello stato è una fiammella, decisamente troppo debole perché si abbia sul corpo del gatto l’effetto che si vede in video. L’atto rimane comunque «grave ed è da condannare», a prescindere da tutto, «ma se ci fosse qualcosa di non chiaro sarebbe da condannare lo stesso, anche perché un’ora dopo che era stato condiviso il video era sulla pagina Facebook della candidata della Lega in Regione Toscana Susanna Ceccardi e da Salvini per fini che niente hanno a che vedere con la salute e la tutela del gatto. Sarebbe interessante domandarsi perché sia successo un fatto di questo genere».

Il possibile legame tra la campagna elettorale e il video del gatto arrostito

Solo supposizioni quelle fatte dalla sindaca della cittadina che però, una volta sollevate, necessitano chiarimenti. La condivisione del video in tempi così immediati e con i toni delle pagine della Lega, effettivamente, potrebbe essere strumentale. L’utente che ha condiviso il video sui social, tale Sergio Di Rado, ha detto di aver chiamato i carabinieri e si è beffato delle ipotesi di montatura politica dell’atto. La sindaca a questo punto ha ribattuto che nel comune ci sono molti servizi per coloro che non hanno di che sfamarsi – il colpevole dell’atto dice, nel video, di averlo fatto per fame -, dai pacchi alimentari distribuiti alle mense. Come fa notare Bufale, ad ogni modo, le indagini sulla questione proseguono alla luce di quanto ha affermato il colpevole, ovvero di aver trovato il gatto già morto. Qualora venisse accertato che l’animale non è stato ucciso dal ragazzo – posto che l’atto rimane grave dal punto di vista etico – l’azione non sarebbe punibile poiché fatta per sopravvivenza. La sindaca Ticciati ha concluso ribadendo come «abbiamo visto che la notizia è stata ripresa dalla destra in tutta Italia ed essere alla ribalta nazionale con la campagna elettorale alle porte per questo fatto qua un po’ fa riflettere».

 

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