Diffondere il video del Mottarone non aggiunge nulla

La sola domanda che facciamo è: perché? Qual è il valore aggiunto nel trasmettere il video della funivia del Mottarone?

16/06/2021 di Redazione

La BBC si è scusata per aver trasmesso le immagini del malore di Christian Eriksen in diretta. La questione si è discussa anche in Italia e in molti si sono espressi a tutela del giocatore. Poi arriva la giornata di oggi, con i telegiornali e i canali social dei più prestigiosi media italiani – e delle firme di punta – che mandano in onda il video della telecamera di sorveglianza della funivia del Mottarone. Una tragedia immensa che è costata la vita a quattordici persone la cui dignità viene portata via tramite queste immagini. Immagini che, considerato il fermo dell’impianto per le indagini in corso, dovrebbero essere esaminate nelle procure e poi, successivamente, in fase di dibattimento processuale.

Immagini e video che non dovrebbero essere in alcun modo resi pubblici ma che stanno riempiendo le prime pagine dei quotidiani online e i telegiornali di mezza giornata. Alcuni addetti ai lavori – perché professionisti non definisce adeguatamente le persone che hanno partecipato a questo scempio – hanno avuto la decenza minima di oscurare i volti delle persone presenti in quella cabina. Altri no.

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C’è chi non ha nemmeno pixelato il video funivia Mottarone

video funivia

Facendo una disamina delle homepage e dei canali social dei principali giornali e telegiornali italiani queste immagini stanno, poco a poco, comparendo ovunque. Abbiamo il TG3, che parla di video esclusivo loro e che ha scelto di trasmettere le immagini anche nell’edizione di metà giornata; abbiamo TGLa7, che ha buttato fuori le immagini senza avere nemmeno l’umanità – perché di questo si parla, nemmeno vogliamo fare appello alla professionalità – di oscurare i volti delle persone coinvolte. Il telegiornale di Enrico Mentana, inoltre, non esita a sottolineare che nell’edizione delle 13.30 – quella in corso mentre stiamo scrivendo – si vedranno altri due video che riprendono il momento della tragedia. Anche il direttore del TGLa7 – che ha trattato la notizia non pixelando i volti e scegliendo come immagine iniziale del video condiviso ovunque proprio il momento esatto in cui la corda cede e la cabina inizia la sua corsa – e fondatore di Open lo ha condiviso sui suoi social ricevendo una serie di commenti ben argomentati sulle decine di ragioni per le quali pubblicare un contenuto del genere sia inappropriato.

video funivia mottarone

Ne usciremo migliori, sì, col giornalismo degli altri

Le domande sono tante, troppe, a partire da come quei video sono giunti in mano alle testate giornalistiche, considerate le indagini in corso. Alcune domande andrebbero fatte anche ai cosiddetti professionisti dell’informazione italiana, tutti quelli che hanno deciso di condividere questo filmato tra profili social personali e delle testate, sulle homepage: ok la poca fiducia che riponiamo nell’informazione online ma è mai possibile che nessuno si sia fatto una domanda prima di cliccare su pubblica?

Proseguiamo: che fine ha fatto il giornalismo autorevole? Quello che dovrebbe rispettare una serie di regole deontologiche, quello dei tg decennali, per intenderci. Tg che non hanno nemmeno la scusa dei click, considerato che l’audience non si basa sulla trasmissione di un momento del genere.

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