Per Facebook, un video alterato per far sembrare Biden passibile di accuse di pedofilia può essere ok

Il video, palesemente alterato a partire da immagini realmente girate, non è stato rimosso dalla piattaforma, nonostante le numerose segnalazioni

06/02/2024 di Gianmichele Laino

La domanda da farsi, a questo punto, è lecita. Ma come stradiamine funziona la moderazione di Facebook (e degli altri social network di proprietà di Meta)? Davvero stiamo ancora qui a discutere di cose palesemente false che, per distrazione, per alcuni cavilli, per le tempistiche estremamente lunghe dei processi, vengono presentate su piattaforme con milioni di utenti e che addirittura vengono reputate vere da alcuni di questi? E il fatto che avanzino gli appuntamenti elettorali (in primis le presidenziali americane di novembre 2024) davvero non fa bene all’opinione pubblica, che è sempre più bersagliata da video e foto alterati. Prendiamo il caso del video di Biden con la nipote al seggio elettorale.

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Video di Biden con la nipote, il vero contesto

Il contesto del video è il seguente ed è stato riferito dall’Associated Press: Biden e sua nipote Natalie Biden (maggiorenne all’epoca dei fatti) si sono presentati in un seggio elettorale a Wilmington, nel Delaware, durante le elezioni di mid-term dell’ottrobre 2022. Dopo aver votato, Natalie Biden ha posizionato un adesivo di voto sul petto del presidente e lo ha accarezzato con la mano. In cambio, il presidente le ha mostrato un altro adesivo chiedendole dove dovesse essere posizionato. Natalie Biden aveva palesemente chiesto al presidente di applicarlo sulla parte destra del petto, con il nonno che aveva posizionato l’adesivo nel punto indicatogli. Poi, Biden aveva dato un bacio sulla guancia alla nipote. Il video è stato alterato in modo tale da far sembrare che Biden stesse inopportunamente toccando il seno della ragazza e le stesse dando un bacio sulle labbra. Il tutto, sui social, è stato accompagnato da accuse di pedofilia al presidente degli Stati Uniti. Accuse che, tuttavia, non hanno alcuna ragione d’essere.

Secondo Facebook, un video del genere non aveva ragione di essere rimosso dalla piattaforma, nonostante fosse accompagnato da accuse false verso Joe Biden. Il social network di Meta, secondo le più recenti indicazioni, agisce in maniera immediata con la rimozione per quei contenuti che risultano palesemente alterati dall’intelligenza artificiale. Nel caso in specie, invece, l’AI non ha fatto alcun intervento: l’effetto palpeggiamento e bacio sulla bocca, infatti, è semplicemente un derivato dell’applicazione di una serie di tecniche di montaggio. La decisione di non rimuovere il video è stata anche avallata dall’Oversight Board di Facebook, ovvero l’organismo di revisione interno che dovrebbe esaminare con un certo distacco e con una certa attenzione tutte le contestazioni che vengono mosse dagli utenti della piattaforma. Come vedremo in un altro articolo del nostro monografico di oggi, tuttavia, l’Oversight Board ha effettuato dei distinguo rispetto al video in specie.

I precedenti relativi a Joe Biden e al rapporto con le nipoti

Non è la prima volta che Biden viene accusato di pedofilia, a partire da un’immagine alterata che riguarda il suo rapporto con le nipoti. Anche in occasione della campagna presidenziale che lo ha poi visto vincitore, infatti, era circolata una foto che aveva come protagonista un’altra delle nipoti dell’allora candidato democratico, la 19enne (all’epoca dei fatti) Finnegan Biden. Una immagine ingenua del nonno che dà un bacio alla nipote in Iowa era stata utilizzata per accusare Biden di aver commesso un atto di pedofilia nei confronti di una bambina 15enne. Ovviamente, la ragazzina non aveva 15 anni, la ragazzina non era una bambina qualsiasi ma la nipote di Biden e, soprattutto, Biden non aveva fatto altro che darle un bacio come qualsiasi nonno farebbe con la nipote.

Una cosa che fa riflettere è che la foto del 2019 (quindi il precedente rispetto al fatto oggetto dell’articolo) era stata anche debunkata dall’Associated Press che, in quel frangente, collaborava proprio con Facebook a un progetto di fact-checking. Evidentemente, però, quello che valeva nel 2019-2020 oggi non vale più.

La pericolosità della mancata rimozione del contenuto da Facebook è evidente a tutti, soprattutto in vista dell’imminente campagna elettorale per le presidenziali. Perché si inserisce in quel filone bufalaro – che ha attecchito molto tempo fa nell’opinione pubblica americana – relativo al presunto scandalo “Pizzagate” che parlava di democratici impegnati nel traffico di minori (ovviamente nascosti all’interno della pizzeria Comet Ping Pong di Washington). Un video di Biden di quel tipo richiama alla memoria collettiva quella teoria che, nel corso delle presidenziali del 2016, condizionò parzialmente l’opinione pubblica americana (che, in quella tornata elettorale, scelse Donald Trump).

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