L’Oversight Board di Facebook ha detto che il sistema di verifica del social deve essere più trasparente

Occorre chiarire meglio cosa viene fatto nei confronti dei personaggi pubblici, ad esempio Donald Trump

06/12/2022 di Redazione

Ricordate l’Oversight Board di Facebook, ovvero quell’organismo che pretende di essere indipendente rispetto alle decisioni prese all’interno del social network, pur essendo stato formato esattamente dall’azienda che è proprietaria di quel social network? In alcuni, sporadici casi lancia degli strali nei confronti della piattaforma. In questo caso, recentemente, ha dichiarato che il sistema di verifica di Facebook ha un urgente bisogno di trasparenza. Non soltanto per quanto riguarda gli utenti normali, ma anche per i cosiddetti utenti vip, i personaggi pubblici, gli account verificati. Nella fattispecie, ha preso in esame quello che è successo con Donald Trump: le regole di moderazione devono essere esplicite e uguali per tutti.

LEGGI ANCHE > Da oggi, su Facebook, si può fare ricorso anche se il social non rimuove un contenuto segnalato

Moderazione di Facebook, la decisione dell’Oversight Board

Nella fattispecie, secondo l’ultimo report, l’Oversight Board di Facebook ha stabilito che il social network non ha la «capacità di chiarire quando gli account sono protetti da uno speciale status di controllo incrociato, nonché i casi in cui il materiale che infrange le regole (ad esempio, un caso di pornografia non consensuale) è rimasto online per un periodo di tempo prolungato». Inoltre, l’organismo di controllo semi-indipendente ha espresso delle critiche nei confronti di Meta per non aver tenuto traccia delle statistiche di moderazione che avrebbero potuto aiutare l’azienda nelle decisioni che sono state prese nei confronti degli utenti.

Il tema in discussione è quello della speciale protezione riservata da Meta, anche in sede di moderazione, ai personaggi pubblici, alle aziende verificate, a tutti coloro – insomma – che permettono al social network di proprietà della società di Mark Zuckerberg di veicolare traffico e investimenti. Per quale motivo il controllo incrociato su questi account, rileva in sintesi l’Oversight Board, agisce in maniera diversa che per gli utenti “normali”?

L’Oversight Board, attraverso un suo rappresentante, ha dichiarato alla testata specializzata The Verge: «Credo sinceramente che ci siano molte persone a Meta che hanno a cuore i valori della libertà di parola e i valori della protezione del giornalismo e della protezione delle persone che lavorano nella società civile. Ma il programma che avevano creato non stava rispondendo a queste necessità. Anzi: stava proteggendo un numero limitato di persone che non sapevano nemmeno di essere sulla lista degli account monitorati in questo modo».

Share this article
TAGS